Il dollaro Usa viaggia in rialzo grazie alle notizie provenienti dai mercati azionari: è negoziato a 98,27 dopo essersi apprezzato sia nel corso di lunedì
Ieri l’indice del dollaro si è apprezzato del +0,5% dopo la pubblicazione di dati favorevoli sugli utili societari che hanno ridato fiducia ai trader di Wall Street. A supporto del biglietto verde hanno concorso i nuovi timori per un possibile default della Grecia, anche se guadagni maggiori sono stati impediti dalla persistente incertezza legata alle tempistiche del rialzo dei tassi Usa dopo che l’ultima serie di dati economici a stelle e strisce ha messo in discussione la solidità della ripresa statunitense.
L’euro continuava a deprezzarsi in apertura di sessione dal momento che la situazione finanziaria della Grecia continua a tenere in agitazione i trader. La divisa comune è negoziata a 1,0729 dopo che ieri si era deprezzata dello 0,5% a seguito dell’ennesimo nulla di fatto fra la Grecia e i suoi creditori sul piano di riforme necessario a sbloccare i prestiti internazionali ed evitare il default di Atene. Il fatto che le autorità elleniche non riescano a trovare un’intesa con i partner europei e le autorità del Fmi aumenta la possibilità che la Grecia sia infine costretta ad abbandonare la zona euro. La divisa europea dovrebbe continuare a muovere in ribasso anche oggi dopo che il governo Tsipras ha deciso di confiscare la liquidità degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche per far fronte ai pagamenti di fine mese. È convinzione ormai diffusa quella secondo cui Atene non riuscirà a presentare alcun piano di riforme sufficientemente dettagliato da convincere i ministri delle Finanze e dell’Economia dell’eurozona a erogare un nuovo prestito finanziario nel corso della riunione di venerdì prossimo. La Grecia rischia di rimanere senza liquidità prima della fine del mese.
La sterlina ha ceduto 22 punti in apertura di sessione mentre il dollaro Usa continuava a crescere; è ora negoziata a 1,4865 con gli investitori preoccupati per l’esito delle elezioni generali britannico, fissate per la prima settimana di maggio. La sterlina aveva già perso lo 0,37% nel corso della sessione di ieri e oggi sembra scontare la forza del dollaro. A ogni modo, perdite più dolorose sono state impedite dalla lettura dell’indice dei prezzi delle abitazioni, cresciuto del +1,6% nel corso di aprile tanto da impedire alla sterlina di cedere ulteriore terreno.
Guardando ai mercati asiatici, AUD, JPY e NZD muovono in ribasso per via del rally del dollaro. L’AUD cede 25 punti a 0,7699 mentre il Kiwi ne perde 15, portandosi a 0,7647; entrambe scontano le parole del governatore Rba Stevens e la pubblicazione degli ultimi verbali dell’istituto, nonché la correzione odierna dopo il rally dei prezzi di ieri dovuto alla notizia di nuovi stimoli monetari cinesi. Lo yen giapponese cede 21 punti per essere negoziato a 119,41 contro il più forte dollaro. I nuovi timori per il possibile default ellenico stanno comunque facendo crescere la domanda per asset sicuri, cosa che non mancherà di supportare la valuta nipponica.