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Rimbalzo del dollaro grazie ai dati fortemente positivi sui consumi di fine anno

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 30, 2015, 20:32 UTC

Nelle giornate di giovedì e venerdì, i mercati di Germania e Giappone saranno chiusi per feste nazionali e per le festività di capodanno. La riapertura

Rimbalzo del dollaro grazie ai dati fortemente positivi sui consumi di fine anno

US-DOLLAR9
Nelle giornate di giovedì e venerdì, i mercati di Germania e Giappone saranno chiusi per feste nazionali e per le festività di capodanno. La riapertura per la prima giornata di trading del nuovo anno è prevista per lunedì, 5 gennaio 2016. Il volume rimane scarso, con i trader che chiudono le posizioni all’approssimarsi della fine dell’anno. Nelle prime ore della sessione, il dollaro veniva negoziato al ribasso intorno ai 120,35¥. Il deprezzamento è stato causato dall’apertura positiva della Borsa di Tokyo, seguita al calo dei prezzi dei titoli statunitensi.

Tuttavia, a metà della mattinata, il dollaro si è mosso in leggero rialzo grazie agli acquisti di beni reali e al rimbalzo dei mercati azionari. Nondimeno, il dollaro è successivamente sceso a 120,40 ¥120.40, muovendosi in ribasso nel tardo pomeriggio a causa degli acquisti effettuati dagli operatori europei per aggiustare le loro posizioni nel tardo pomeriggio.

In questo mese, l’euro si è mosso in rialzo di circa il 4% sul dollaro, segnando il risultato migliore da aprile. Per quanto concerne gli altri cambi, il dollaro è sceso da 120,38 a 120,26 yen, mentre lo yuan si è mosso in ribasso contro la valuta statunitense da quota 6,488, toccata nella giornata di lunedì, a quota 6,5675. La fiducia dei mercati è stata intaccata dal nuovo calo sperimentato dai prezzi del greggio nella giornata di lunedì. Tale diminuzione fa seguito al declino dei profitti delle industrie cinesi, che ha aggravato la preoccupazione per lo stato della seconda economia mondiale, un motore fondamentale per la crescita globale.

Il dollaro potrebbe trovarsi in difficoltà a uscire dal ribasso di fine anno: i dati sulla possibilità che l’economia degli Stati Uniti superi le aspettative sono, infatti, scesi ai minimi da giugno.

us dollar index

L’Aussie e il kiwi hanno perso 11 punti, per venire negoziati rispettivamente a quota 0,7285 e a quota 0,6857. Il ribasso segue all’apprezzamento del dollaro, rimbalzato nella giornata di martedì per effetto dei dati economici positivi. Secondo quanto annunciato dal Conference Board nella giornata di martedì, a dicembre, la fiducia dei consumatori è aumentata dopo la flessione sperimentata a novembre. Nel mese di dicembre, l’indice ha raggiunto il 96,5, in crescita rispetto alla lettura di novembre, corretta dal 90,4 al 92,6. Per dicembre, gli analisti di Thomson Reuters si attendevano un dato del 93,8. La quota di consumatori che si aspettano un miglioramento delle condizioni delle imprese nei prossimi sei mesi è diminuita. Al contempo, si è accresciuta la quota di quanti prevedono un peggioramento delle condizioni.

Tuttavia, i consumatori hanno mostrato di avere un’opinione maggiormente positiva del mercato del lavoro. Secondo il Conference Board, la percentuale di quanti si aspettano un incremento dei posti di lavoro nei prossimi mesi è aumentata dal 12% al 12,9%. Al contrario, il numero di quanti si attendono una riduzione dei posti di lavoro è sceso dal 18,5% al 16,6%. Nella giornata di martedì, l’Associated Press ha dichiarato che, nel 2015, l’andamento delle assunzioni è stato positivo. Fino a novembre, i datori di lavoro hanno aggiunto una media di 210000 posti di lavoro al mese. Per due mesi consecutivi, la disoccupazione è rimasta al 5%, ossia ai minimi degli ultimi sette anni.

Nel terzo trimestre, l’economia è cresciuta a un tasso annuo del 2%. Molti economisti si aspettano un risultato simile per l’ultimo trimestre, dovuto in gran parte all’aumento della spesa delle famiglie.

I consumatori sono spinti da diversi fattori. Nel corso dell’anno, l’economia ha registrato un incremento medio mensile di 210000 posti di lavoro, che, nel mese di novembre, ha portato la disoccupazione al 5%. Il prezzo medio della benzina si aggira intorno ai 2$, segnando un calo superiore al 40% rispetto all’estate del 2014. Negli Stati Uniti, i prezzi delle abitazioni continuano a salire e le borse—nonostante la variabilità degli ultimi—continuano a registrare risultati storicamente elevati, espandendo il benessere degli Americani.

us consumer confidence

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