Rimbalzo dei Future sul Greggio in Seguito al Rapporto sulle Scorte Positivo

Mercoledì, dopo l’uscita del rapporto sulle scorte della US Energy Information Administration (EIA) di questa settimana, i futures sul petrolio greggio si muovono in leggero rialzo. Segnalando un prelievo di 1,7 milioni di barili, il rapporto supera leggermente le stime che preventivavano un calo di 1,6 milioni di barili.
Dopo un’apertura debole, il mercato ha effettuato un rimbalzo. Ad alimentare la pressione di vendita l’ennesima svalutazione dello yuan da parte della Banca Popolare Cinese, mentre a sostenere i prezzi del petrolio greggio sono entrati in gioco il calo del dollaro Usa, il rapporto settimanale di ieri dell’American Petroleum Institute (API) – che indica una contrazione delle scorte pari a 874.000 barili, il terzo calo consecutivo settimanale – e un calo della produzione dell’Arabia Saudita nel mese di luglio pari a 200.000 barili al giorno.
La debolezza del dollaro e le turbolenze create dalla svalutazione dello Yuan hanno contribuito a sostenere i prezzi dei future sul petrolio greggio con scadenza a dicembre, ma occorre tener conto anche di fattori tecnici. Il modello grafico suggerisce che il rally potrebbe estendersi quantomeno fino a 1.140,50$ prima che i venditori tornino a farsi vivi. Fino a quando il biglietto verde rimarrà sotto pressione, d’altro canto, il momentum rialzista è destinato a persistere.
La coppia GBP/USD ha rimbalzato non appena si è placata l’iniziale pressione delle vendite: l’Ufficio Statistico Nazionale ha dichiarato che il secondo aumento consecutivo del tasso di disoccupazione in UK suggerisce che la crescita occupazionale potrebbe essere entrata “in stallo”.
L’aumento della disoccupazione e il rallentamento della crescita dei salari nel Regno Unito hanno inizialmente pesato sui prezzi, così come il clima di preoccupazione circa il mercato del lavoro britannico; d’altro canto il rallentamento della crescita in Cina ha sollevato dubbi su un aumento dei tassi nel corso del 2016 da parte della Banca d’Inghilterra.
L’Indice del Salario Medio per tre mesi è aumentato del 2,4%, contro il 2,8% previsto dai trader. Il dato preliminare sul Costo del Lavoro è aumentato dello 0,5% contro una stima ferma allo 0,0%. Nell’ultimo trimestre, il rapporto ha mostrato un robusto 6,7% in positivo. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5,6%.
Oggi non si segnalano notizie importanti dall’Europa, ma i compratori hanno continuato a spingere in rialzo la coppia Forex in scia all’ accordo di ieri tra la Grecia ei suoi creditori internazionali. Inoltre, le turbolenze alimentata dalla svalutazione monetaria in Cina hanno creato opportunità nei mercati dei tassi di interesse. Con l’euro attualmente trattata come valuta di finanziamento, i trader sono accorsi in massa sulla coppia EUR/USD attirati soprattutto dai titoli dallo spread favorevole fra rendimento dei titoli a 10 anni in Usa e in Germania.
Il dollaro americano è stato tenuto sotto pressione anche dal rapporto sulle buste paga del settore non agricolo di Venerdì, che ha spinto gli investitori a chiedersi se la Fed procederà con un aumento dei tassi a settembre o a dicembre.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, il rapporto JOLTS dagli Stati Uniti sull’apertura di nuove posizioni lavorative guadagna 5,25 milioni rispetto a una stima di 5,33 milioni.
Domani potrebbe essere una seduta volatile, a causa della riunione della BCE e il rilascio del rapporto vendite al dettaglio dagli Stati Uniti.