Reazione Contrastante dell’Oro ai Rinnovati Timori Rispetto ai Tempi della Fed per l’Incremento dei Tassi

Mercoledì, su Comex, a inizio sessione i future sull’oro con scadenza a giugno hanno avuto una reazione contrastata alla debolezza di dollaro e borse Usa, ma gli investitori sono rimasti cauti alla luce delle dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve che accreditano l’ipotesi di diversi incrementi dei tassi di interesse Usa nell’anno in corso.

L’oro a pronti, dopo avere guadagnato martedì lo 0,5 per cento, rimane pressoché invariato a $ 1278,65 l’oncia. I future sull’oro con scadenza a giugno vengono negoziati a $ 1276,70, in ribasso di 20 centesimi (-0.02%). Martedì scorso, i future Usa hanno guadagnato lo 0,27% attestandosi a $ 1280,40.
Il mercato ha frenato martedì e mercoledì mattina con l’uscita dei dati positivi sull’inflazione negli Stati Uniti e le dichiarazioni da parte di funzionari della Fed che alimentano le speranze di chi punta su un incremento dei tassi entro la fine dell’anno.
Stando ai dati pubblicati ieri, nel mese di aprile negli Stati Uniti i prezzi al consumo hanno registrato il più forte incremento da oltre tre anni, in virtù di un aumento del prezzo di benzina e affitti, indicando una inflazione in costante crescita che potrebbe spingere la Fed verso un rialzo dei tassi entro la fine dell’anno. Altri dati economici indicano per il mese scorso un forte rimbalzo delle case in costruzione e della produzione industriale.
A pesare sui prezzi dell’oro anche i commenti favorevoli a una stretta monetaria da due esponenti di primo piano della Federal Reserve, secondi i quali quest’anno la banca centrale statunitense potrebbe alzare i tassi di interesse più volte.
Martedì scorso, sia il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart che il presidente della Fed di San Francisco John Williams hanno dato per possibili “due o tre rialzi dei tassi”, mentre Lockhart ha osservato che quando il 14-15 giugno si terrà la riunione del FOMC verrà preso in considerazione un rialzo dei tassi.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, la SPDR Gold Trust, il più grande fondo indicizzato garantito in oro al mondo, ha fatto sapere che martedì le proprie partecipazioni sono aumentate dello 0,56 per cento a 855,89 tonnellate, ai massimi dal novembre 2013.

Mercoledì i future sull’argento con scadenza a luglio si sono mossi in ribasso, ma all’interno della gamma di oscillazione di ieri, anticipando un aumento imminente di volatilità e il clima di indecisione fra gli investitori. Come per l’oro, gli investitori in argento seguono da vicino l’attività nei mercati del Tesoro a caccia di indizi utili a capire se il mercato crede che la Fed alzerà i tassi prima o dopo. I future hanno chiuso a $ 17,175, in calo di 0,075 (-0.43%).

Secondo Reuters, l’interesse da parte della Cina per i gioielli di lusso in platino sta svanendo nonostante il calo dei prezzi a livello mondiale, lasciando la domanda mondiale per il metallo esposta a un ulteriore contrazione. La Cina è di gran lunga il più grande mercato per i gioielli in platino, che nel 2015 costituivano oltre il 60 per cento del consumo di produzione globale di metallo bianco. Quest’anno si prevede una contrazione della domanda di gioielli in platino dalla Cina vicina alle due cifre. I future sul platino con scadenza a luglio hanno chiuso a $ 1050,80, in calo di $ 3,70 (-0.35%), mentre quelli sul Palladio hanno chiuso a $ 583,70 , in calo di $ 0,90 (-0.15%).