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Quanti investono sul rialzo del dollaro perdono contro Trump

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Mar 20, 2017, 14:51 UTC

Il dollaro ha aperto la settimana in ribasso e  non vi è niente nei prossimi giorni che possa modificare tale andamento, a meno di acquisti al ribasso

Quanti investono sul rialzo del dollaro perdono contro Trump

Il dollaro ha aperto la settimana in ribasso e  non vi è niente nei prossimi giorni che possa modificare tale andamento, a meno di acquisti al ribasso prima della pubblicazione dei dati di febbraio sugli ordini di beni durevoli e dell’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore privato del mese di marzo. Entrambe le letture verranno diffuse nella giornata di venerdì.

I mercati hanno risposto al G20, che si è dichiarato non più contrario a ogni forma di protezionismo.

L’amministrazione Trump ha certamente vinto, con il segretario del Tesoro ha esercitato pressione sugli altri paesi affinché provvedano a rafforzare le proprie valute.

La guerra valutaria è cominciata, mossa dal paese più inaspettato. Trump intende fornire alle aziende manifatturiere degli Stati Uniti ragioni di scambio più favorevoli. Un approccio certamente inusitato per i mercati. Svizzera, Giappone e Cina sono abituati a manovrare le valute, ma per il dollaro sarà difficile deprezzarsi nel lungo periodo.

L’indice del dollaro spot ha recuperato dal minimo intragiornaliero di quota 100,02, muovendosi in ribasso dello 0,14% per assestarsi a quota 100,16.

Il deprezzamento del dollaro deriva dall’incapacità dell’amministrazione Trump di attuare le promesse elettorali sul pacchetto di misure di stimolo a 1 trilione di dollari e la riforma del sistema tributario. Considerato quanto Trump desideri vedere il dollaro muoversi in ribasso, rimane da chiedersi soltanto quanto la valuta dovrà deprezzarsi prima che Trump attui il suo programma elettorale e i mercati inizino a considerarsi se i provvedimenti verranno approvati dal Congresso.

Nel corso della settimana, le dichiarazioni dei membri del Fomc influiranno sull’andamento del dollaro. Sono previsti interventi di membri con diritto di voto come Dudley, Evans, Kashkari e Kapaln. La presidente della Fed,Yellen, terrà un discorso nella giornata di giovedì.

Ora, i mercati attendono una manovra restrittiva della Fed a giugno: mancano ancora molto tempo e molti dati da elaborare. Toni da falco da parte dei membri del Fomc avranno, quindi, scarso impatto, a meno che non venga comunicato un mutamento del numero di innalzamenti dei tassi previsti per l’anno in corso.

La giornata di oggi è priva di dati macroeconomici sugli Stati Uniti. In serata, Trump terrà un  discorso di particolare interesse per i mercati, che potrebbe avere un deciso impatto sul dollaro, specialmente qualora il presidente assumesse il solito approccio nei confronti dei media e fosse, come al solito, ben poco approfondito nel suo intervento.

Durante la sessione asiatica, la sterlina ha recuperato dai minimi intragornalieri, rimbalzoando a 1,24052$ all’apertura dei mercati europei. Al termine della scorsa settimana, la regina Elisabetta II ha dato il proprio consenso alla primo ministro Theresa May perché invochi l’attuazione dell’art. 50 del TUE. La decisione della sovrana può essere considerata il principale fattore del rialzo della sterlina.

Gli acquisti sul ribasso continuano a fornire supporto alla sterlina, sebbene ci si debba interrogare sui possibili effetti del G20 sulla Brexit. La decisione della Gran Bretagna di uscire dal mercato unico europeo proprio quando, per la prima volta, il G20 pare rinunciare a sostenere il libero commercio suggerisce che il Regno Unito non sarà l’unica economia che tenterà di ottenere le migliori ragioni di scambio possibili. L’influenza di Trump pare, dunque, notevole. Intanto, Abe  e Merkel hanno ribadito il loro impegno a una stretta collaborazione tra Giappone e Germania. Tale dichiarazione può essere considerata sintomo della preoccupazione con cui due economie fondate sulle esportazioni guardano agli sviluppi futuri.

Durante la sessione europea e quella degli Stati Uniti, il dollaro dovrebbe muoversi in ribasso. La quotazione che verrà raggiunta dipenderà dall’impatto del discorso che Trump terrà dopo la chiusura dei mercati negli Stati Uniti. Vero la conclusione della sessione europea, è previsto un intervento di Evans, membro del Fomc con diritto di voto. Alla riunione del Fomc di marzo, Evans è stato tra i pochi ad assumere un atteggiamento da colomba.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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