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Proposta di fusione tra FCA e Renault: i titoli volano in borsa in attesa della nascita del nuovo colosso

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: May 28, 2019, 12:41 UTC

Arriva la proposta di fusione tra FCA e Renault. Il risultato potrebbe essere una nuova società in grado di raggiungere ricavi pari a 170 miliardi di euro e sinergie di 5 miliardi di euro ogni anno. I mercati hanno ben accolto la proposta di FCA, che verrà adesso analizzata da parte del Consiglio di Amministrazione di Renault.

Proposta di fusione tra FCA e Renault: i titoli volano in borsa in attesa della nascita del nuovo colosso

Il Gruppo FCA ha presentato a Renault la sua proposta di fusione, che potrebbe essere estesa anche a Mitsubishi e Nissan. Qualora l’operazione venisse accettata e autorizzata, il risultato sarebbe una società partecipata al 50% da FCA e al 50% da Renault, sotto un capogruppo olandese.

Il Consiglio di Amministrazione sarebbe inizialmente composto da undici membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti e un numero uguale di consiglieri in rappresentanza di FCA e Renault.

La società capogruppo verrebbe quotata sulla Borsa di Milano, all’Euronext di Parigi e al New York Stock Exchange.

Il risultato della fusione sarebbe un colosso in grado di vendere fino a 8,7 milioni di vetture ogni anno, un vero e proprio “leader mondiale nel settore automobilistico in rapida evoluzione con un forte posizionamento nelle nuove tecnologie, inclusi i veicoli elettrici e quelli a guida autonoma”.

Il gruppo diventerebbe leader anche nei marchi premium, nei SUV, nei pickup e nei veicoli commerciali, spaziando dunque dal segmento luxury a quello mainstream. La fusione genererebbe inoltre a circa 5 miliardi di euro di sinergie run-rate annuali, in aggiunta a quelle già esistenti nella cosiddetta Alleanza tra Renault, Nissan e Mitsubishi. Tali sinergie deriverebbero in primo luogo dai risparmi di acquisto (per il 40% circa) e secondariamente dalle efficienze in R&S (30%) e dalla produzione (20%).

Le sinergie generate potrebbero essere raggiunte nella loro interezza a partire dal sesto anno e produrrebbero un flusso di cassa positivo già dal secondo anno, guidando la crescita della nuova entità in tutti i suoi mercati: la società si imporrebbe come la quarta per numero di vendite in Nord America, la seconda nell’area EMEA e la prima in America Latina.

Su base aggregata, si ritiene che i ricavi della nuova entità possano agevolmente raggiungere i 170 miliardi di euro, con un utile operativo di 10 miliardi e un utile netto di 8 miliardi.

Il Gruppo FCA specifica che la fusione tra le due aziende non contemplerà la chiusura degli stabilimenti produttivi: i vantaggi deriverebbero infatti da investimenti più efficienti in piattaforme globali, architetture, sistemi di propulsione e tecnologie innovative.

Si precisa che al momento è stata solamente inviata una lettera non vincolante per proporre l’aggregazione. Tuttavia, le due società avevano già iniziato a dialogare per raggiungere una collaborazione nello sviluppo di nuove tecnologie.

Renault ha già riunito il Consiglio di Amministrazione per analizzare nel dettaglio la proposta ricevuta. Gli accordi definitivi per l’aggregazione saranno chiaramente soggetti a negoziazione e a un’esame finale da parte dei Consiglieri di Amministrazione delle due società; inoltre, dovranno essere raggiunte le closing conditions, che prevedono l’approvazione da parte degli azionisti e il soddisfacimento dei requisiti Antitrust.

In attesa di ulteriori sviluppi, i mercati e gli analisti sembrano aver reagito con entusiasmo alla proposta di FCA: il Gruppo della famiglia Agnelli ha chiuso la giornata di ieri in rialzo del 7,98%, a 12,37 euro. Attualmente, le azioni sono valutate a 12,40 euro. Anche Renault in forte crescita, con un picco di 58,10 euro, adesso scesi a 56,74 euro.

Pareri positivi anche dalla politica e dalle organizzazioni sindacali italiane. Salvini ha definito la proposta di FCA come “una brillante operazione”, mentre il Segretario Cigl Maurizio Landini considera la fusione come una grande occasione per il Gruppo, a patto che si tutelino i diritti dei lavoratori.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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