I prezzi del metallo aurifero scendono per il terzo giorno consecutivo mentre, sia ieri che oggi, l’incremento del dollaro sembra il tema dominante sui
I prezzi del metallo aurifero scendono per il terzo giorno consecutivo mentre, sia ieri che oggi, l’incremento del dollaro sembra il tema dominante sui mercati. Ci saremmo aspettati che i rialzisti sarebbero riusciti a sostenere i prezzi intorno alla regione dei 1220$, ma finora la debolezza dell’oro è stata talmente forte da rompere sotto tale regione. Resta da vedere per quanto tempo ancora i ribassisti continueranno a spingere i prezzi del metallo in calo prima che i loro competitori riprendano posizione sul mercato.
Non è ancora tutto perduto per i rialzisti, ma la successione dei dati, che verranno resi noti a iniziare dalla giornata odierna, saranno la chiave per determinare la prossima direzione dei prezzi. Prevediamo una ulteriore correzione, se l’attuale regione intorno ai prezzi correnti non funge da sostegno, ma ci aspettiamo che possa verificarsi un consolidamento, poiché sia gli investitori che gli operatori del mercato restano in attesa dei prossimi dati, prima di prendere una decisione su un eventuale acquisto o vendita del metallo prezioso. I rialzisti del dollaro si aspettano un rialzo dei tassi d’interesse a marzo e, a tal fine, i dati che verranno pubblicati, specialmente quelli riferiti all’occupazione, dovranno essere positivi, come è stato indicato dalla Fed. Se i dati non saranno molto negativi, più o meno confermerebbero il rialzo dei tassi per la prossima settimana e ciò comporterebbe un ulteriore indebolimento dei prezzi dell’oro.
D’altra parte, i rialzisti del metallo prezioso cercheranno di sostenere i prezzi all’interno dell’attuale regione, nella speranza che i dati in arrivo e le notizie di carattere economico siano favorevoli a un andamento positivo dei prezzi permettendo così di spingere l’oro verso una fase di recupero.
I prezzi del petrolio proseguono la loro fase di consolidamento, a seguito delle dichiarazioni della Russia e di alcuni altri produttori petroliferi che hanno espresso soddisfazione per il proseguimento positivo dell’accordo sui tagli alla produzione. La riduzione delle estrazioni ha permesso ai prezzi del combustibile di restare all’interno della propria gamma di oscillazione, senza subire un calo significativo a seguito del forte accrescimento del dollaro su tutta la linea. La valutazione degli effetti sui tagli della produzione, che verrà discussa nella riunione programmata per maggio o giungo, risulterà determinante per vedere se i produttori sono stati in grado di raggiungere i loro obiettivi quando hanno sottoscritto l’accordo.
I prezzi dell’argento, in linea con quelli dell’oro, hanno continuato a indebolirsi e seguiranno strettamente l’andamento dei prezzi auriferi, in una fase di consolidamento e deboli negoziazioni per il resto della giornata.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.