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Prezzi Dell’Oro Impostati Per La Correzione

Da
Barry Norman
Aggiornato: Dec 7, 2015, 18:35 GMT+00:00

Lunedì mattina il mercato aurifero é negoziato a 1084,30$ mostrando una scarsa attività nella sessione asiatica. A tale proposito, ci sembra opportuno

Prezzi Dell’Oro Impostati Per La Correzione
Prezzi Dell’Oro Impostati Per La Correzione

Lunedì mattina il mercato aurifero é negoziato a 1084,30$ mostrando una scarsa attività nella sessione asiatica. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come nella sessione di venerdì il prezioso abbia guadagnato quasi 25$ sulla scia dei numeri più forti del previsto mostrati dal rapporto PFN degli Stati Uniti. Il rapporto, infatti, ha riportato un incremento di 211 mila posti di lavoro conto i 195 mila precedentemente stimati. Inoltre, negli ultimi due mesi l’economia statunitense ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita. A seguito del rilascio del suddetto rapporto il dollaro statunitense ha registrato un costante rincaro e questa mattina é scambiato a 98.45, nettamente al di sotto dei 100.50 riportati la scorsa settimana prima delle deludenti dichiarazioni della BCE. Ancora non sappiamo cosa ha scatenato il rally dell’oro. Non abbiamo assistito ad importanti cambiamenti geopolitici e l’inflazione è ancora piuttosto basta, pertanto, non il rincaro del prezioso non é ancora chiaro. Anche argento e platino si muovono in rialzo. L’argento si attesta al di sopra dei 14$ ed é scambiato a 14,50$ mentre il platino é negoziato a 884.50$.

Lunedì il metallo giallo si attesta in prossimità dei massimi delle ultime tre settimane, incoraggiato dal  rally a breve copertura che ha preso piede dopo il rilascio del rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti, rapporto che ha potenziato la possibilità di assistere ad un innalzamento dei tassi di interesse Fed già dalla prossima settimana. Venerdì il mercato aurifero guadagna il 2,3% dopo aver postato i minimi degli ultimi sei anni ad inizio settimana.

I dati di venerdì, relativi al mese di novembre, hanno mostrato un incremento di 221 mila posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione posta i minimi degli ultimi sette anni e mezzo al 5%. Ricordiamo come i dati di settembre e ottobre siano stati rivisti in rialzo rispetto ai 35.000 posti di lavoro precedentemente stimati. I brillanti numeri mostrati dal rapporto hanno annientato i dubbi relativi all’innalzamento dei tassi di interesse Fed durante la riunione del 15-16 dicembre.

La scorsa settimana il metallo giallo ha postato i minimi pluriennali sulla scia di un possibile innalzamento dei tassi di interesse, scenario che grava inevitabilmente sul prezioso poiché aumenta il costo pagato dagli investitori per detenere il metallo. Tuttavia, i numeri di venerdì hanno innescato un rally a breve copertura. Stando ai dati rilasciati venerdì dagli Stati Uniti, le posizioni short degli speculatori hanno raggiunto libelli record. Stando a quanto riportato venerdì da Reuters, le principali banche di Wall Street ritengono che, dopo il primo innalzamento previsto per dicembre, la Federal Reserve innalzerà i tassi ad un ritmo lento per tutto il 2016.

Teoricamente, numeri più forti del previsto avrebbero spinto il metallo giallo in ribasso poiché avrebbero supportato l’innalzamento dei tassi di interesse, tuttavia, venerdì gli investitori hanno deciso di coprire le loro posizioni short. Ricordiamo come tassi più elevato gravino sui prezzi del prezioso. “Se il dollaro statunitense continuasse a guadagnare terreno potremmo vedere ulteriori pressioni short in prossimità dei 1095-1100$ sulla scia della riunione FOMC prevista per la prossima settimana”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Dam Laughlin, trader presso l’MKS Group.

Stando a quanto riportato venerdì dalla Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti, nella settimana del 1 dicembre, gli speculatori professionisti hanno innalzato le loro posizioni corte nette sui future e le opzioni in oro su COMEX a 17,949. Detto questo, il mercato aurifero dovrebbe rallentare poiché il dollaro statunitense continua a guadagnare terreno in previsione di un imminente innalzamento dei tassi di interesse Fed. La Goldman Sachs e JPMorgan continuano a sostenere che nei primi mesi del 2016 i prezzi del metallo giallo si attestaranno al di sotto dei 1000$.

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