I Prezzi dell’Oro Fanno un Balzo dal Livello di Supporto

I prezzi del metallo aurifero hanno fatto un balzo dalla regione di supporto per quella che possiamo dire essere stata una mossa pianificata e annunciata in modo forte e chiaro molto prima che si verificasse. Sin dall’inizio della settimana, i prezzi sembravano muoversi in gran fretta, a seguito delle incertezze e dei rischi globali presenti quindi, una volta che questi rischi sono svaniti, è stato più che naturale per i trader aspettarsi una sorta di correzione, come in effetti abbiamo visto. Il metallo aurifero ha fatto fatica a rompere al di sopra della regione dei 1300$ e, quando i prezzi sono tornati indietro verso questo punto di resistenza ormai mutato in supporto, è sembrato ovvio aspettarsi un balzo, come poi abbiamo visto accadere nel corso delle ultime 24 ore, quando i prezzi dell’oro hanno fatto un balzo di circa 20$ e ora, nel momento in cui scriviamo, il metallo prezioso viene scambiato nella regione dei 1320$.

I Trader aspettano i dati dell’NFP

Il mercato resta in attesa dei dati dell’NFP degli Stati Uniti, che saranno resi noti nel corso di questa giornata, insieme ai dati salariali. Dopo i dati positivi pubblicati dall’ADP e quelli sul PIL di un paio di giorni fa, ci sono aspettative di un dato positivo sulle retribuzioni dei settori non agricoli e sui dati salariali; motivo per cui abbiamo visto il dollaro recuperare terreno su tutta la linea. Pertanto, se i dati che usciranno oggi non si dimostreranno all’altezza delle aspettative, potremmo assistere a una forte ondata di vendite della moneta statunitense, che potrebbe permettere ai prezzi dell’oro di scattare verso un ulteriore rialzo nel corso del breve periodo, portando tali prezzi verso la regione dei 1350$.

Anche i prezzi del petrolio si sono mossi in rialzo in misura maggiore del 2%, nel corso delle ultime 24 ore, cosa che avevamo indicato da tempo. Nelle nostre precedenti previsioni avevamo ribadito che la correzione dei prezzi petroliferi era solo temporanea e, una volta passata la tempesta negli Stati Uniti, le cose sarebbero tornate a livelli di normalità, la domanda di combustibile avrebbe mostrato un incremento e i prezzi si sarebbero spinti di nuovo in rialzo. Inoltre, i dati d’inventario sulle scorte di greggio hanno evidenziato una riduzione maggiore rispetto alle attese e questi due elementi si sono rivelati fattori scatenanti della mossa in rialzo dei prezzi del petrolio che dovrebbe proseguire con scambi a questi livelli sostenuti per il corso del breve termine.

Nelle ultime 24 ore, anche i prezzi dell’argento hanno mostrato un recupero e, come per l’oro, restano in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti per raggiungere il prossimo livello della corsa rialzista, che dovrebbe mettere alla prova la regione dei 18$.