Nel corso degli ultimi giorni i prezzi dell’oro hanno mostrato una correzione, a seguito dell’incremento del dollaro che ha dominato su tutti i mercati.
Nel corso degli ultimi giorni i prezzi dell’oro hanno mostrato una correzione, a seguito dell’incremento del dollaro che ha dominato su tutti i mercati. Il rafforzamento della moneta statunitense è stato tale che perfino l’oro, che nelle scorse settimane era riuscito a contrastare l’assalto del biglietto verde, si è dovuto sottomettere e ha infranto il proprio supporto nella regione dei 1440$.
Ieri avevamo avvertito di una simile azione del prezzo, quando abbiamo indicato che il rafforzamento del dollaro probabilmente proseguirà, mostrando ulteriori incrementi nei giorni a venire, e ciò manterrà i prezzi dell’oro sotto pressione. Abbiamo anche indicato che nel caso di una rottura in ribasso della regione intorno ai 1440$, i rialzisti dell’oro avrebbero preso in considerazione i 1222$ come regione di notevole supporto, per valutare un probabile balzo dei prezzi, e ora il metallo aurifero si sta avvicinando a tale regione, nel momento in cui scriviamo.
Nel corso della sessione statunitense, Janet Yellen responsabile della Fed, terrà un discorso che sarà valutato attentamente dai mercati, alla ricerca di qualche possibile indizio su un innalzamento dei tassi d’interesse in questo mese. Se non verrà rilevato alcun suggerimento in tal senso, potremmo attenderci che i prezzi del metallo aurifero facciano un balzo, pur restando sotto pressione almeno fino a quel momento. Se la Yellen mostrerà toni piuttosto aggressivi nel suo discorso, dovremmo prendere in considerazione ulteriori forti ribassi per il metallo prezioso.
Anche i prezzi del petrolio hanno subito una correzione nel corso degli ultimi due giorni, a seguito dell’incremento del dollaro. Generalmente, i prezzi petroliferi sono poco influenzati dai cambiamenti del dollaro, in quanto prevalgono i dati fondamentali su questa materia prima anziché eventuali incrementi o decrementi della divisa statunitense; in questa settimana, però, l’assalto del dollaro è stato talmente significativo che anche i prezzi del combustibile ne hanno subito le conseguenze. Tuttavia, il petrolio continua a rimanere ben saldo all’interno della propria gamma di oscillazione, con la previsione che possa continuare così anche nel prosieguo del tempo.
Nel corso delle ultime 24 ore, i prezzi dell’argento sono calati più dell’1,5%; nella prima metà della settimana hanno mantenuto un andamento piuttosto positivo, anche in presenza dell’avanzamento del dollaro contro gli altri strumenti di mercato, e nonostante il ribasso dell’oro, facendoci ritenere che l’argento sarebbe sopravvissuto a questa fase per emergere più forte di prima. Tuttavia, nel corso delle ultime 24 ore, i rialzisti di questa materia prima hanno ceduto il passo, determinando un forte calo dei prezzi che ora si muovono in tandem con quelli dell’oro, rispetto alla consistenza del ribasso. Ci aspettiamo qualche supporto nella regione dei 17,3$, e a quel punto l’azione del prezzo sarà la chiave per determinare la prossima direzione.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.