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Petrolio: Slitta a maggio la riunione OPEC prevista ad aprile

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Mar 19, 2019, 09:52 UTC

Slitta la riunione OPEC prevista a Vienna a metà aprile. Russia ed Arabia Saudita tentano così di nascondere le divergenze. Intanto aumentano i prezzi dei carburanti in Italia.

opec

Durante il Joint Ministerial Monitoring committee (JMMC) di Baku, Repubblica dell’Azerbaijan, di ieri 18 marzo, l’OPEC ha deciso di rinviare la riunione prevista per il 17 e 18 aprile prossimi, in cui i paesi membri avrebbero dovuto decidere se eliminare oppure no i tagli alla produzione di greggio.

I paesi dell’OPEC hanno concordato di tagliare la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno di petrolio per sei mesi, con l’esclusione di Iran, Venezuela e Libia. I paesi, tuttavia, non hanno ancora trovato un accordo sul mantenimento della misura fino alla fine del 2019.

Ufficialmente l’OPEC così giustifica la decisione nel comunicato stampa riassuntivo del meeting di ieri:

“In considerazione del fatto che i fondamentali del mercato non cambieranno materialmente nei prossimi due mesi, il JMMC ha adottato una raccomandazione per rinunciare alla riunione ministeriale in aprile e fissare una riunione del JMMC a maggio prima della riunione della Conferenza OPEC del 25 giugno, durante la quale una decisione sarà presa sull’obiettivo di produzione per la seconda metà del 2019.”

Il mercato resterà ben fornito di petrolio

La decisione sarebbe stata presa anche perché si prevede un mercato ben fornito di petrolio nei primi sei mesi del 2019, a riferirlo il ministro dell’Energia saudita Khalid al-Falih.

La buona fornitura sarebbe dovuta alla stabilità che i paesi membri si sono impegnati a mantenere da dicembre 2016 con la Dichiarazione di cooperazione. La conformità generale ha quasi raggiunto il 90% nel mese di febbraio 2019, mentre a gennaio era all’83%.

Le incertezze del mercato petrolifero

Il Comitato dell’OPEC riconosce anche le incertezze del mercato petrolifero globale che resteranno presenti per tutto il 2019. L’OPEC incoraggia i paesi membri a mantenere la stabilità del mercato del petrolio, per prevenire qualsiasi squilibrio.

A preoccupare in particolare le ricadute sul mercato delle sanzioni USA al Venezuela e all’Iran.

Il no alla riunione di aprile una decisione russa e saudita

Secondo indiscrezioni di stampa, il meeting di aprile che si sarebbe dovuto svolgere a Vienna il 17 e 18 aprile, è stato cancellato su richiesta della Russia e dell’Arabia Saudita che di fatto “comanderebbero” l’OPEC.

Russia e Arabia Saudita hanno diversità di vedute sul futuro del mercato e far slittare la riunione, servirà a dare più tempo ai due paesi per trovare un accordo o un compromesso.

Il prezzo del petrolio in tempo reale

Vediamo il prezzo del petrolio in tempo reale, di oggi 19 marzo 2019.

Il Brent è in salita a 67,85 USD (+0,46%).

Il WTI Crude continua la sua ascesa portandosi sopra i 59,2 USD (+0,19%).

Crescono i prezzi del carburante alla pompa

Venerdì scorso Eni ha innalzato i prezzi sulla benzina verde, mossa subito copiata da Tamoil e Q8 il giorno successivo.

I rialzi sulla benzina sono apparentemente bassi, appena un centesimo al litro, ma la differenza la noteranno soprattutto quanti consumano per lavoro importanti quantità di carburante ogni mese.

Il Quotidiano Energia ha pubblicato due giorni fa i dati ufficiali dei prezzi alla pompa raccolti dall’Osservaprezzi carburanti del Mise.

In modalità self-service, il prezzo della benzina verde è pari a 1,556 euro al litro su base nazionale: i prezzi oscillano tra 1,548 e 1,573 euro al litro. Le stazioni senza marchio registrano un prezzo medio di 1,535 euro al litro.

Per quanto riguarda il diesel, il prezzo medio nazionale è a 1,49 euro al litro. I prezzi praticati dai marchi vanno da 1,488 a 1,502 euro al litro. Le stazioni no logo registrano un prezzo medio di 1,469 euro al litro.

Il prezzo del Gpl va da 0,644 euro a 0,661 euro al litro, con le no logo a 0,636 euro al litro.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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