Lunedì future sul WTI con scadenza a marzo si muovono in ribasso: i compratori non sono riusciti a difendere i guadagni ottenuti in apertura di sessione.
Gli occhi saranno tutti puntati sul petrolio greggio, quando martedì i mercati torneranno alla normalità, perchè responsabile del forte ribasso della scorsa settimana sui mercati di commodity, valute e azioni. Nulla di particolarmente nuovo. Il calo dei prezzi è principalmente imputabile all’offerta elevata e alla domanda debole. Il ritiro delle sanzioni imposte all’Iran dovrebbe contribuire a inondare prodotto un mercato già attualmente in eccesso di offerta.
Le banche iniziano a preoccuparsi per il crollo dei prezzi del petrolio; alcune prendono misure contro eventuali inadempimenti nel settore petrolifero. Potrebbe essere proprio questo la ragione principale dietro l’ondata di vendite registrata la scorsa settimana sui mercati azionari USA.
Lunedì su Comex i future sull’oro con scadenza febbraio sono rimasti pressoché invariati con una leggera tendenza ribassista, in una giornata caratterizzata da un’azione di prezzo limitata. Il trend è rialzista, ma l’azione di prezzo è limitata all’interno di una gamma di oscillazioni di breve termine. Anche il dollaro USA si trova in una situazione simile. L’andamento laterale mette in luce il clima di incertezza eindecisione diffuso fra i trader.
Recentemente il calo di valore delle azioni ha contribuito a sostenere il prezzo di mercato aurifero, dato che i trader stanno utilizzando l’oro come bene rifugio. Ad ogni modo, il rialzo ha trovato un limite nel rafforzamento del dollaro USA.
Lunedì la coppia EUR/USD si muove in ribasso, probabilmente a causa del buon andamento dei mercati azionari e del basso volume di scambi. Recentemente l’euro ha tratto beneficio dal netto calo dei prezzi delle azioni in quanto valuta di finanziamento. Ad ogni modo, un eventuale rally sui mercati azionari potrebbe favorire un netto ribasso, questo perché, stando ai verbali della scorsa settimana, la BCE potrebbe annunciare l’adozione di ulteriori misure di stimolo.
La coppia GBP/USD paga il calo dei prezzi del petrolio,che potrebbe significare un tasso di inflazione al di sotto dell’obiettivo stabilito dalla banca d’Inghilterra e pari al 2%. Conseguentemente l’incremento del tasso di interesse potrebbe slittare al 2017.
Dalla Cina sono attesi i dati sul Pil, sulla produzione industriale e sugli investimenti in beni fissi, attesi in giornata alle 9.00 ET; I mercati potrebbero reagire con una forte volatilità. Il PIL dovrebbe registrare una crescita del 6,9%, invariato rispetto al mese per trimestri precedente. La produzione industriale dovrebbe scivolare dal 6,2% al 6,00%. Investimenti in beni fissi dovrebbe rimanere stabili al 10,2%.
Il rapporto potrebbe segnalare un rallentamento dell’economia cinese.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.