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Oro in Rialzo: le Valute dei Paesi Esportatori di Materie Prime Guadagnano Terreno

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Aug 5, 2015, 12:26 UTC

Martedì il volume di scambi è stato piuttosto basso, dato che la maggior parte degli investitori ha preferito rimanere in disparte in vista della riunione

Oro in Rialzo: le Valute dei Paesi Esportatori di Materie Prime Guadagnano Terreno

Martedì il volume di scambi è stato piuttosto basso, dato che la maggior parte degli investitori ha preferito rimanere in disparte in vista della riunione della Banca d’Inghilterra che si terrà giovedì 6 agosto e del rapporto sulle buste paga del settore non agricolo USA in uscita venerdì 7 agosto.

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Oggi si contano solamente pochi rapporti economici. Le oscillazioni di prezzo sono perlopiù legate al forte rally del dollaro australiano, che ha contribuito a sostenere la domanda di delle valute dei paesi esportatori di materie prime, contribuendo a spingere in ribasso l’indice del dollaro USA e sostenendo di conseguenza il mercato aurifero e petrolifero.

Su Comex i future sull’oro con scadenza ad agosto hanno guadagnato terreno in seguito all’ingresso dei compratori, arrivati leggermente sopra il minimo principale a 1073,70$. Il mercato ha continuato a consolidare, proseguendo la fase di aggiustamento in seguito al crollo dei prezzi verificatosi il 20 luglio. L’andamento del prezzo suggerisce un clima di indecisione da parte degli investitori.

Gli investitori sono infatti condizionati dalle indiscrezioni che vogliono la Fed pronta ad un aumento dei tassi di interessi già a partire dal mese di settembre, ma l’andamento del mercato ascia intendere che in realtà sono in attesa di una conferma. Il rapporto sull’occupazione USA in uscita venerdì potrà verosimilmente fare chiarezza. Fino ad allora, comunque, il prezzo dell’oro potrebbe continuare a testare il prezzo pivot a quota 1089,30$.

Martedì i future sul petrolio greggio con scadenza a settembre hanno effettuato un rimbalzo dopo la massiccia ondata di vendite di lunedì che spinto il mercato verso un nuovo minimo annuale. L’azione del prezzo di oggi sembra anticipare una possibile inversione rialzista del momentum, legata a condizioni di ipervenduto tecnico. I fondamentali rimangono invece negativi: persiste infatti l’eccesso di offerta, che potrebbe continuare a crescere se il conteggio delle piattaforme petrolifere negli USA continuerà a fare altrettanto. Le prime stime indicano che gli investitori si aspettano una prelievo pari a 1,3 milioni di barili nel rapporto settimanale della EIA.

La coppia EUR/USD nel corso della maggior parte della sessione si è mossa in direzione laterale tendente al ribasso. Poche le notizie capaci di condizionare il mercato, caratterizzato peraltro da un basso volume di scambi. Il rapporto sulla variazione del tasso di disoccupazione in Spagna segnala una calo pari a 74.000 unità, un dato superiore rispetto alla flessione di 45.600 prevista dai trader. L’indice PPI dell’eurozona cede lo 0,1%, in linea con le previsioni.

Gli aggiustamenti posizione in vista della riunione della BoE di giovedì hanno contribuito a sostenere la coppia GBP/USD, nonostante un rapporto sul PMI del settore edile rivelatosi al di sotto delle aspettative. Il volume di scambi e la volatilità potrebbero rimanere al di sotto della media fino al rapporto sull’inflazione della BoE di giovedì e al voto ufficiale sui tassi di interesse MPC. Alcuni analisti prevedono che due membri probabilmente voteranno a favore di un aumento dei tassi, eventualità che potrebbe riflettersi in un rialzo della coppia forex.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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