Da venerdì sera i prezzi dell’oro sono saliti alle stelle a seguito delle incertezze e dei rischi globali. I rialzisti del metallo aurifero, a differenza
Da venerdì sera i prezzi dell’oro sono saliti alle stelle a seguito delle incertezze e dei rischi globali. I rialzisti del metallo aurifero, a differenza degli altri trader, amano rischi e incertezze dato che solo in questi momenti i fondi vengono spostati dai beni più rischiosi, come quelli dei mercati azionari, per essere investiti in beni più sicuri quali l’oro e l’argento, come abbiamo visto anche nel corso delle ultime due settimane. Di solito, in questi frangenti, i fondi vengono anche suddivisi fra il metallo aurifero e il dollaroma, ultimamente, la maggior parte dei rischi e delle incertezze hanno riguardato proprio il dollaro, pertanto il metallo aurifero ha avuto campo libero nella sua corsa in rialzo ogni volta che sono insorti dei rischi a livello mondiale.
La ragione principale di questa mossa in rialzo risiede nel fatto che l’amministrazione Trump non è riuscita a far approvare la nuova proposta di legge sulla salute pubblica in sostituzione dell’Obamacare. La cosa peggiore è stata che non sono riusciti neanche a far arrivare tale proposta di legge fino al voto alla Camera dei Rappresentanti, a causa del mancato sostegno all’interno del loro stesso partito. Questo è stato un duro colpo per Trump e anche per la moneta statunitense, che si è indebolita su tutta la linea, permettendo così ai prezzi dell’oro di muoversi verso i livelli massimi della propria gamma di oscillazione nella regione dei 1260$.
Il fallimento del nuovo piano sulla sanità pubblica mette in discussione la capacità della squadra di Trump di portare avanti gli altri cambiamenti della politica e potremmo trovarci di fronte a una situazione di immobilità che sarebbe davvero una cattiva notizia per il dollaro. Una combinazione di questi timori ha posto lo strumento dell’oro in una posizione privilegiata per una mossa in rialzo ma, trovandosi vicino ai massimi della propria gamma, è importante restare in attesa per vedere come evolverà la situazione.
Durante il fine settimana, i prezzi del petrolio hanno subito un piccolo contraccolpo dalle dichiarazioni della Russia che è stata la prima tra i produttori petroliferi a sollevare dubbi sulla possibilità di estendere l’accordo sui tagli alle estrazioni. I produttori si incontreranno presto per rivedere l’accordo e, se dovessero decidere di non proseguire l’intesa, questa sarebbe una batosta per i prezzi del petrolio, con i produttori petroliferi che cercheranno di estrarre sempre maggiori quantità di greggio per sostenere le loro economie.
Anche i prezzi dell’argento si sono mossi verso il livello appena sottostante i 18$, a seguito del decremento della moneta statunitense che ha permesso ai rialzisti dell’argento di spingere i prezzi sempre più in alto. Come l’oro, anche questa materia prima viene negoziata vicino ai livelli massimi della propria gamma, quindi sarà importante per i rialzisti continuare a spingere i prezzi affinché si possa verificare una rottura oltre la gamma di oscillazione.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.