Il dollaro australiano e quello neozelandese si sono mossi in forte ribasso a causa del crollo dei prezzi delle materie prime e dell'apprezzamento del
Il dollaro australiano e quello neozelandese si sono mossi in forte ribasso a causa del crollo dei prezzi delle materie prime e dell’apprezzamento del dollaro nella giornata di ieri. Il kiwi ha perso 31 punti, scendendo a quota 0,6853. L’Aussie ha ceduto 68 ponti per toccare quota 0,7398 dopo aver raggiunto quota 79 solo qualche settimana fa. All’inizio della settimana, il governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, aveva sorpreso i mercati annunciando il taglio dei tassi di 25 punti base.
La Financial Review scrive che la Reserve Bank of Australia ha scelto il suo prossimo governatore, Philip Lowe, e ha individuato la prima grande questione di cui dovrà occuparsi: la debole inflazione.
Nella giornata di martedì, la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse a seguito della pubblicazione dei dati ufficiali sull’inflazione, che hanno mostrato un inatteso calo all’1,5% del tasso di inflazione sottostante.
Le nuove previsioni economiche della banca centrale australiana, pubblicate con la dichiarazione trimestrale sulla politica monetaria, suggeriscono che è probabile un’ulteriore riduzione dei tassi.
Secondo tali previsioni, il tasso di interesse si muoverà “ampiamente in linea con le aspettative del mercato”, che ha già scontato un nuovo taglio. Tuttavia, anche qualora ciò si verificasse, il tasso di inflazione sottostante non dovrebbe raggiungere il margine inferiore della gamma obiettivo fissata dalla Reserve Bank of Australia al 2-3% prima della metà del 2018.
Nella giornata di mercoledì, i dollari australiano, neozelandese e canadese si sono mossi in ribasso sulle controparti. Il dollaro australiano ha perso lo 0,44% contro il dollaro statunitense, lo 0,03% contro lo yen e lo 0,22% contro l’euro. Il dollaro neozelandese ha ceduto lo 0,53% contro il dollaro statunitense e lo 0,41% contro l’euro. Il dollaro canadese si è deprezzato dell’1,20% contro il dollaro statunitense, dello 0,76% contro lo yen e dell’1,11% contro l’euro.
Per il terzo giorno, il dollaro si è mosso in rialzo sulle controparti, mentre lo yen si è deprezzato a causa dei persistenti dubbi sulla direzione della politica monetaria della Banca del Giappone. Al contempo, la preoccupazione per il possibile recesso del Regno Unito dall’Unione Europea hanno pesato sulla sterlina.
L’indice del dollaro, che misura l’andamento della valuta statunitense nei confronti di sei controparti, ha raggiunto il massimo settimanale a quota 93,862 dopo aver toccato nella giornata di martedì i minimi degli ultimi quindici mesi a quota 91,919.
Dopo essere sceso ai minimi degli ultimi diciotto mesi a 105,52 yen nella giornata di martedì, il dollaro si è mosso in rialzo sulla valuta giapponese per raggiungere i massimi degli ultimi sei giorni a 107,49 yen. I mercati nipponici sono chiusi da martedì a causa di tre giorni di festività. In questo arco di tempo, lo yen ha perso lo 0,8% e il dollaro si è mosso in rialzo, ma la giornata di venerdì ha visto un’inversione della tendenza di entrambe le valute.
Nella giornata di venerdì, le borse asiatiche si sono mosse in ribasso, mentre gli investitori attendono l’atteso rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti per il mese di aprile. Le borse australiane hanno, invece, recuperato parte delle perdite a seguito della correzione al ribasso delle previsioni sull’inflazione da parte della Reserve Bank of Australia.
In una nota pubblicata nella giornata di giovedì, Angus Nicholson, analista di mercato di IG, scrive: “I mercati saranno un poco più nervosi circa i dati sulle buste paga dei settori non agricoli, che verranno diffusi nella giornata di venerdì, dopo che la crescita dell’occupazione rilevata dall’Adp ha registrato 154000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto degli attesi 195000 nuovi occupati.”
I dati sulle buste paga degli Stati Uniti dovrebbero influenzare le aspettative sull’innalzamento dei tassi da parte della Federal Reserve a giugno.