I trader attendono la riunione della Federal Reserve, che avrà luogo nella giornata di oggi con la decisione sul tasso di interesse, e la conferenza
Morgan Stanley ritiene che il dollaro si stia preparando a un “rialzo finale,” sostenuto da sviluppi macro al di fuori degli Stati Uniti. In particolare, secondo MS, l’apprezzamento del dollaro sarà determinato “dalla debolezza dei mercati emergenti e dai relativi afflussi di capitale negli Stati Uniti.”
La banca sostiene che i mercati emergenti debbano ridurre il loro output gap, ossia la differenza tra la produzione effettiva e quella potenziale.
Gli Stati Uniti hanno già eliminato il loro output, con l’occupazione al tasso di inflazione della disoccupazione di non accelerazione o prossima ad esso, ossia il livello di disoccupazione al di sotto del quale un’economia sperimenta un aumento dell’inflazione. Ciò considerato, tali fattori dovrebbero sostenere il dollaro, dato che dovrebbero provocare tensione sul mercato del lavoro e una crescita dei salari negli Stati Uniti.
Per quanto concerne gli altri mercati, le banche centrali sono sempre al centro dell’attenzione, con la riunione della Banca del Giappone e la pubblicazione dei verbali del vertice della Reserve Bank of Australia. Nella mattinata di oggi, la BoJ ha lasciato i tassi invariati, dando modo allo yen di muoversi in rialzo. La coppia USD/JPY ha perso 48 punti per venire negoziata a quota 113,35. Contro la valuta nipponica, l’euro viene cambiato a quota 125,94. La BoJ ha, inoltre, deciso con 8 voti a 1 di non modificare il suo programma di acquisto di asset, già principale strumento di politica monetaria, mantenendolo a 80 trilioni di yen (705 miliardi di dollari) all’anno.
Nelle speranze della BoJ, i tassi di interesse negativi avrebbero dovuto contribuire in modo decisivo alla sua azione di contrasto alla deflazione, congiuntura in cui il Giappone si trova da circa due decenni. La BoJ ha dichiarato che, se necessario, taglierà ulteriormente i tassi.
Facendo pagare alle banche il deposito di liquidità presso la BoJ, le autorità di politica monetaria mirano ad abbassare il costo dei finanziamenti nella speranza di rilanciare i consumi e gli investimenti.
La mossa è stata, inoltre, intesa ad arrestare il rialzo dello yen e a sostenere i mercati azionari. Tuttavia, dal giorno dell’annuncio, la valuta nipponica si è apprezzata di circa il 6% contro il dollaro. Al contempo, il Nikkei Stock Average ha sperimentato un rimbalzo da un netto declino, pur rimanendo al di sotto della quotazione raggiunta alla chiusura della sessione durante la quale la Banca del Giappone ha annunciato di aver portato i tassi in negativo.
In poco tempo, la BoJ ha dovuto affrontare il contraccolpo dei tassi negativi, lasciando il governatore Haruhiko Kuroda nella necessità di fornire spiegazioni. Secondo fonti vicine alla banca centrale nipponica, questa teme che un’ulteriore taglio dei tassi in negativo possa peggiorare la situazione e incidere negativamente sulla fiducia.
A seguito della pubblicazione dei verbali della riunione della Rba, l’Aussie ha perso 23 punti per venire negoziato a quota 0,7492, attestandosi intorno a quella quotazione di 0,75 che la banca centrale australiana vorrebbe vedere rimanere costante. Nella sua nota del mattino, Capurso afferma che “I verbali dovrebbero mostrare che la Rba è concentrata sull’equilibrio dei rischi dell’economia globale” e che “intende ribadire la propria intenzione di attuare politiche espansive.”
“In particolare, particolarmente interessante per i mercati potrebbe essere una dichiarazione che contenga variazioni minime nel linguaggio per quanto concerne l’intenzione della Rba di attuare politiche espansive. Ciò potrebbe, inoltre, causare volatilità per il dollaro australiano. Nella dichiarazione seguita alla riunione di marzo, la RBA ha affermato che ‘l’inflazione persistentemente bassa darebbe luogo a politiche maggiormente espansive al fine di sostenere la domanda’. Precedentemente, la RBA aveva dichiarato che le prospettive di inflazione ‘potrebbero’ dar luogo a misure espansive.”
Oltre a ciò, Capurso suggerisce che “i verbali potrebbero rivelare come la Rba sia un po’ a disagio con il recente apprezzamento dell’AUD”.
Una volta che i verbali della Rba saranno stati assimilati dai mercati, Capurso ritiene che si potrebbe assistere a una fase di consolidamento dell’Aussie. L’attenzione si sposterà, quindi, sulla decisione di politica monetaria della Banca del Giappone, prevista per il pomeriggio di oggi.