Pubblicita'
Pubblicita'

Metalli Moderati Di Mattina

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Nov 3, 2015, 16:12 UTC

Il mercato aurifero si muove in rialzo nella sessione asiatica poiché i trader hanno approfittato del ribasso del dollaro per acquistare il prodotto a

Metalli Moderati Di Mattina

Metalli Moderati Di Mattina
Metalli Moderati Di Mattina
Il mercato aurifero si muove in rialzo nella sessione asiatica poiché i trader hanno approfittato del ribasso del dollaro per acquistare il prodotto a prezzi convenienti. Lunedì il metallo giallo posta i minimi delle ultime quattro settimane ampliando le vendite per la quarta sessione consecutiva sulla scia delle aspettative che vedono la Federal Reserve innalzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno, Il prezioso non é riuscito a trarre vantaggio dal ribasso del dollaro statunitense dopo che i deboli sondaggi di fabbrica cinesi hanno supportato le valute di sicurezza come lo yen. Aumentano le scorte di Stati Uniti ed Europa.

Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come lo scorso mese il metallo giallo abbia postato un rally sulla scia della debolezza economica globale e delle speculazioni che vedevano la Federal Reserve posticipare l’innalzamento dei tassi di interesse al prossimo anno. Tuttavia, il tono utilizzato la scorsa settimana dall’istituto di credito suggerisce come la banca sia intenzionata a mantenere una linea dura, scenario che ha innescato una nuova ondata di vendite del lingotto.

Un innalzamento dei tassi di interesse potrebbe gravare sul prezioso poiché aumenterebbe i costi della detenzione del lingotto. Verso la fine della scorsa settimana la domanda di metallo giallo in Asia ha postato un lieve incremento poiché il ribasso dei prezzi ha attratto numerosi acquirenti. Tuttavia, stando a quanto dichiarato dai commercianti, i premi locali sono rimasti impassibili di fronte al suddetto avvenimento mostrando come la domanda non sia aumentata in modo significativo.

I dati di venerdì hanno mostrato come, nella settimana terminata il 27 ottobre, gli speculatori abbiano ridotto le scommesse rialziste sull’oro rispetto ai massimi degli ultimi 8 mesi e mezzo. Mercoledì, come previsto, la Federal Reserve mantiene immutati i tassi di interesse, tuttavia, si prevede che li innalzerà durante la riunione di dicembre. Stando a quanto dichiarato dall’istituto di credito, i progressi occupazionali e l’inflazione saranno determinanti per la tempistica di tale innalzamento, infatti, nella prossima riunione la Federel Reserve sembra essere prenderà in considerazione i suddetti dati lasciando un ruolo marginale agli sviluppi globali che influenzano l’attività economica. Le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, postano un calo di 3,28 tonnellate per attestarsi su quota 692.26 tonnellate. Su base annua le partecipazioni perdono 16,76 tonnellate ovvero il 2,1%.

Stando a quanto dichiarato a Reuter dagli analisti GFMS, nel terzo trimestre la crescente domanda di monete e lingotti congiuntamente all’aumento degli acquisti da parte delle banche centrali ha spinto la domanda di oro fisico in rialzo del 7%, tuttavia, il mercato continua a registrare un surplus di 51 tonnellate. Contrariamente, i dati della scorsa settimana hanno mostrato come nel mese di settembre le vendite delle nuove case unifamiliari negli Stati Uniti siano diminuite per attestarsi in prossimità dei minimi annuali. L’argento guadagna 27 punti ed é scambiato a 15,435$ poiché i trader hanno approfittato dei prezzi convenienti. Il duplice ruolo dell’argento ha supportato le crescite dopo che l’Eurozona, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno mostrato numeri di produzione più forti del previsto. Il platino guadagna 4,90$ ed é scambiato a 983,55$.

Questa mattina il rame si muove in rialzo guadagnando 11 punti ed é scambiato a 2.324$. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come la scorsa settimana i prezzi del metallo rosso abbiano postato un calo del 2% sulla scia del forte rallentamento economico statunitense mostrato dai dati del terzo trimestre. Le imprese statunitensi hanno ridotto il rifornimento sollevando così numerosi preoccupazioni riguardanti la debole domanda degli Stati Uniti. Aumentano anche le prospettive di un innalzamento dei tassi di interesse Fed entro la fine dell’anno, scenario che ha spinto la valuta statunitense  in rialzo gravando sulle materie prime negoziate in dollari.

Detto queste, le perdite sono state ammortizzate dalla Cina che, nel tentativo di salvaguardare la domanda, per la prima volta dal mese di agosto, ha deciso di tagliare i costi finanziari su alcuni beni utilizzati per incrementare i fondi nel sistema bancario. Inoltre, l’aumento delle prospettive che vedono un’espansione dell’alleggerimento finanziario in Europa, come indicato dalla BCE la scorsa settimana, ha agito come un fattore positivo.

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'