Mentre cresce la pressione, la Grecia presenta una nuova bozza di accordo

Un rapido sguardo alle performance di questa mattina delle diverse valute rivela che il dollaro sta proseguendo la sua corsa al ribasso, con l’indice DX negoziato a 93,97 in vista di alcuni appuntamenti-chiave per il continente europeo. Il cross EURUSD si mantiene in territorio positivo per essere scambiato a 1,1378$ dal momento che gli investitori appaiono fiduciosi sul raggiungimento di un’intesa sul debito greco prima della scadenza di fine mese. La sterlina britannica muove frattanto in rialzo fino a quota 1,5887$ e sfrutta tutto il suo appeal di bene rifugio in un frangente dominato da diverse incertezze economico-finanziarie. In assenza di novità di mercato rilevanti, lo yen giapponese è infine negoziato piatto a 122,71 senza discostarsi dalla chiusura di venerdì scorso.

Nel corso del fine settimana le prime pagine hanno dato spazio alle notizie provenienti dalla Grecia: il governo di Atene ha infatti sottoposto all’Eurogruppo una nuova bozza di accordo in vista della riunione odierna. La scorsa settimana Angela Merkel aveva affermato che in assenza di nuove proposte da parte greca l’incontro di oggi non avrebbe avuto alcun senso.

La scorsa settimana Wall Street ha chiuso in ribasso la sua ultima sessione soprattutto per le prese di beneficio degli investitori dopo i guadagni dei giorni precedenti e per i timori legati al destino della Grecia che hanno influenzato le operazioni di mercato. Le piazze europee hanno invece chiuso le transazioni del venerdì in territorio positivo grazie all’ottimismo degli investitori sulla possibilità di raggiungere un accordo dell’ultimo minuto con Atene. Gli indici asiatici si sono mossi in rialzo assieme ai future statunitensi mentre l’euro vedeva crescere i propri guadagni con gli investitori impegnati a considerare le ripercussioni potenziali del default greco in vista del summit di emergenza di oggi convocato a Bruxelles.

La notizia di sabato è stata la presentazione di nuove proposte ai leader europei da parte del primo ministro ellenico Tsipras nel tentativo di dare soluzione a una crisi del debito che appariva ormai senza fine; il governo di Atene ha inoltre annunciato l’avvio di una serie di incontri in vista del summit odierno che potrebbe decidere una volta per tutte il destino della Grecia dentro o fuori l’euro.

Nel corso di una telefonata con il cancelliere tedesco Merkel, il presidente francese Hollande e il presidente della Commissione Ue Juncker, Tsipras ha fatto luce sui contenuti di una nuova bozza di accordo poi definita dal suo gabinetto di primo ministro come “positiva per tutti”.

Il flusso di contatti diplomatici è tornato a rinvigorirsi nel momento in cui Atene sembrava incapace di trovare un accordo con i creditori europei; oggi, prima del summit, il premier Tsipras ha in programma di incontrare i vertici di Fmi, Ue e Bce.

Quest’oggi si riunirà anche il Consiglio direttivo della Bce per discutere se incrementare ancora una volta i finanziamenti di emergenza erogati agli istituti di credito greci dopo che il sistema bancario della Repubblica ellenica è finito sotto pressione a causa della corsa agli sportelli dei correntisti che negli ultimi giorni hanno ritirato risparmi per miliardi di euro. Senza un accordo, è probabile la Grecia dichiarerà default sui circa 1,5 miliardi di euro dovuti al Fmi in scadenza il 30 giugno, ponendo le basi per un’uscita potenzialmente caotica dall’Eurozona.

Nel corso degli ultimi giorni, diversi funzionari europei hanno detto che l’incapacità di trovare un’intesa con i leader dell’Eurozona nel corso del meeting odierno metterà la Grecia sulla via della bancarotta e dell’uscita dall’euro. Senza un accordo, Atene non avrà infatti il margine temporale necessario per assicurarsi un nuovo finanziamento che le consenta di rimborsare i debiti già contratti che vanno a scadenza alla fine del mese.