Macron accede al secondo turno e l’euro rimbalza

Al primo turno delle elezioni presidenziali francesi, il candidato centrista Macron, il favorito dai mercati, ha ottenuto il 23,9%, mentre Le Pen è giunta seconda con il 21,4%.

Grazie all’affermazione di un partito di centro, i mercati hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Al momento, soltanto il Regno Unito ha visto trionfare l’euroscetticismo. Tuttavia, non si devono dimenticare le prossime elezioni in Germania e in Italia, che pure non dovrebbero riservare sorprese.

Potrebbe essere troppo presto per gioire del risultato di domenica, ma Macron è chiaramente in vantaggio su Le Pen. Chi sostiene il ritorno al franco e il recesso della Francia dall’UE potrebbe rimanere deluso, anche grazie alla continua ripresa dell’economia francese a tutto svantaggio del Fronte Nazionale, che molto aveva puntato sulla crisi economica.

L’andamento dei mercati nella giornata di oggi non è stato tanto estremo come quello osservato a seguito del referendum sulla Brexit e della vittoria di Trump. Durante la sessione asiatica, dopo avere sperimentato un rialzo dell’1,95% a u massimo intragiornaliero di 1,0937$, l’euro si è mosso in lieve ribasso.

Nelle prime ore della sessione, l’oro ha toccato il minimo intragiornaliero dei 1265,51$ e lo yen è sceso a 110¥ nei confronti del dollaro.

Le Pen spera di ottenere il voto dei sostenitori di Melenchon al secondo turno del 7 maggio. Tuttavia, Fillon ha annunciato che appoggerà Macron: le dinamiche elettorali della Francia dovrebbero nuovamente impedire una vittoria populista.

L’euro dovrebbe mantenere i guadagni fino alla chiusura. I dati sull’Eurozona che verranno pubblicati nella giornata di oggi includono, l’indice tedesco Ifo sul clima delle imprese per il mese di aprile, che dovrebbe mostrare un lieve aumento rispetto ai risultati di marzo. Tuttavia, l’incremento della propensione al rischio dovrebbe avere conseguenze negative sull’euro, una valuta di finanziamento, bilanciando le letture positive.

Trascorso il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, l’attenzione torna su Trump che, nella giornata di mercoledì, dovrebbe presentare l’attesa riforma dfel sistema tributario. Nella giornata di oggi, non sono previsti dati sugli Stati Uniti. I tagli alle tasse dovrebbero rilanciare l’economia statunitense e spingere il dollaro in rialzo. Tuttavia, a giudicare dall’andamento dell’indice del dollaro spot nella mattinata di oggi, pare che le misure promesse da Trump siano lungi dall’essere attuate. Nelle prime ore della sessione, l’indice del dollaro spot ha, infatti, perso ben l’1,14%, toccando il minimo intragiornaliero di quota 98,835 per poi tornare a quota 99.

Il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali francesi e le aspettative sulla riforma del sistema tributario degli Stati Uniti dovrebbero spingere le borse europee e statunitensi in rialzo. Al momento, il Dow Jones guadagna 178, mentre il Cac 40 ha aperto in rialzo del 2,8%.

I mercati erano in attesa di un fattore determinante e il risultato delle elezioni in Francia ha certamente svolto tale ruolo, che potrebbe essere rivestito anche dall’annuncio della riforma del sistema tributario degli Stati Uniti. Tuttavia, nell’interesse della crescita economica degli Stati Uniti, sarà necessario un maggiore sostegno da parte sia dei repubblicani sia dei democratici alla proposta di Trump.

Al momento, l’euro guadagna l’1,08% per portarsi a 1,08438$, mentre l’indice del dollaro spot cede lo 0,76%, toccando quota 99,22. L’oro e lo yen si muovono nettamente in negativo.

Dopo il successo di Macron, durante la sessione europea e in quella statunitense, l’oro e lo yen potrebbero muoversi in ribasso. Il dollaro potrebbe invertire la tendenza in positivo, ma pare molto difficile.