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L’UE autorizza la fusione tra Wind e 3: Iliad sarà il quarto operatore tlc in Italia

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Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Sep 5, 2016, 10:03 GMT+00:00

È arrivato il si dall’Unione Europea: la fusione tra Wind e 3 si farà. L’Italia avrà un terzo operatore che alimenterà la concorrenza tlc, ponendosi in

L’UE autorizza la fusione tra Wind e 3: Iliad sarà il quarto operatore tlc in Italia

È arrivato il si dall’Unione Europea: la fusione tra Wind e 3 si farà.

L’Italia avrà un terzo operatore che alimenterà la concorrenza tlc, ponendosi in una posizione di leadership con 31 milioni di clienti nella telefonia mobile e 2,8 nella fissa, con 21 mila siti di trasmissione, ricavi pro-forma per oltre 6 miliardi di euro e una dimensione tale da sbloccare investimenti per 7 miliardi di euro.

Affinché tale concentrazione possa avere luogo, i due colossi che controllano Wind e 3, VimpelCom e CK Hutchison, cederanno alcuni asset per volere della vigilanza europea, così che l’Italia avrà un quarto operatore che arricchisca l’offerta: sbarca nel Belpaese Iliad.

“Noi possiamo autorizzare la concentrazione perché CK Hutchison e VimpelCom hanno proposto delle misure forti che permettono a un nuovo operatore di rete mobile, Iliad, di entrare sul mercato italiano”: questa l’esauriente condizione posta dalla Commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, secondo cui tale contingenza “fa si sì che in Italia il settore rimanga competitivo, in modo che i consumatori possano continuare a godere di servizi mobili innovativi a prezzi equi e su reti di qualità”.

Entusiasmo e soddisfazione filtrano dai management di entrambi i gruppi.

Per VimpelCom ha parlato l’amministratore delegato, Jean-Yves Charlier, che ha chiarito come l’operazione porti solidità e sicurezza al mercato tlc: “La joint venture potrà, inoltre, contare su un profilo di debito più sano e sarà in grado di procedere con una solida riduzione dell’indebitamento nel medio termine. Una volta completata la fusione non sarà solo un bene per i consumatori, le imprese e l’economia in Italia, ma creerà anche valore di lungo termine per gli azionisti”.

Gli fa eco il chairman di CK Hutchison, Canning Fok, per il quale: “Oggi è un buon giorno per le imprese e i consumatori in tutta Italia. La joint venture sblocca importanti investimenti nelle infrastrutture digitali in Italia, crea una società di telecomunicazioni con la scala e la forza per offrire servizi di telecomunicazione di primo livello con maggior affidabilità, copertura e velocità”.

Secondo lo studio di S&P Global Ratings tale fusione permetterà un maggior equilibrio tra i concorrenti attuali, che si spartiranno un terzo del mercato per fatturato: questo porterà più sostenibilità in termini di prezzi.

Le condizioni potrebbero cambiare con l’ingresso concreto dopo due anni di Iliad, che con una politica aggressiva potrebbe riscrivere le dinamiche economiche delle telecomunicazioni, sulla falsariga di quanto accaduto in Francia, nazione in cui la società di Xavier Niel ha spiccato il volo.

Risulta difficile ora compiere previsioni obiettive su quello che sarà esattamente sulla spartizione del mercato futuro tra quattro competitor diversamente strutturati, specie non conoscendo le mosse di Iliad.

Il Belpaese si gode e godrà un mercato tlc più moderno, i tempi dei monopoli sembrano essere lontani.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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