L’oro rimane invariato; intanto gli investitori sono in attesa dell’annuncio della Fed sui tassi di interesse

Oggi, nel corso della sessione asiatica, l’oro rimane sostanzialmente invariato; intanto gli investitori sono in attesa della decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve USA. Dopo un avvio di settimana in ribasso, i mercati di contratti spot e future rimangono vicini ai minimi delle ultime due settimane.
La Fed dovrebbe lasciare i tassi d’interesse invariati, ma gli investitori concentreranno l’attenzione sul tono dell’annuncio di politica monetaria, alla ricerca di indizi sui tempi dei prossimi incrementi dei tassi di interesse. In aggiunta a quanto detto, la banca centrale pubblicherà anche le nuove previsioni economiche e, in chiusura, il presidente della Fed Janet Yellen terrà una conferenza stampa. L’annuncio, che è atteso per le 18:00 GMT, potrebbe innescare una reazione volatile, a maggior ragione nel caso in cui confermasse l’ipotesi di un incremento dei tassi di interesse nel mese di giugno.
L’oro spot cede lo 0,02% e scivola a $ 1231,80 l’oncia mentre su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile guadagnano lo 0,1% salendo a $ 1232,50 l’oncia. Martedì l’oro spot scivola ai minimi dal 2 marzo.

Se la Fed lascerà intendere che, a fronte di un miglioramento ulteriore del mercato del lavoro e dell’inflazione, un intervento sui tassi di interesse potrebbe non essere troppo lontano, il dollaro USA potrebbe muoversi in rialzo, alimentando la pressione di vendita sui mercati dell’oro, denominati in dollari. Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, secondo l’agenzia di stampa Interfax il primo ministro russo Aleksander Khloponin avrebbe dichiarato che prima della fine dell’anno in Russia si terrà un’asta per il deposito di oro di Sukhoi, considerato uno dei più grandi depositi di oro “intatti” del mondo.

Dopo un’ondata di vendite della durata di sei giorni, i future con scadenza ad aprile trovano un lieve supporto: il mercato si attesta a $ 963,80, in rialzo di $ 4 (+0,42%).

A inizio settimana i quotidiani sudafricani hanno riportato una possibile forte sussulto sul settore del platino. Con il principale produttore anglo americano vicino alla vendita della miniera Union (nello stesso momento in cui i minatori stanno ristrutturando), alcuni fonti ritengono che per il settore potrebbero delinearsi tempi migliori. Secondo l’esperto di platino Johnson Matthey, il prezzo dell’acciaio sarebbe in realtà correlato a quello del platino: la maggior parte dell’offerta di platino riciclato, infatti, proviene dalle automobili. A causa del calo del prezzo dell’acciaio, le discariche stanno riciclando una quantità minore di automobili, con un possibile effetto sull’offerta di platino e un conseguente supporto al mercato. Nel 2015 sono stati riciclati un totale di 1725 milioni di once di platino. Un calo della produzione da questo settori chiave potrebbe andarsi a sommare al deficit già significativo sperimentato sul mercato del platino già negli scorsi anni.