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L’Oro Registra Il Miglior Trimestre Degli Ultimi Tempi

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Apr 1, 2016, 14:47 GMT+00:00

Il mercato aurifero chiude il mese con un piccolo ma significativo rincaro poiché i trader avevano scommesso sul ribasso del prezioso e sulla vittoria

L’Oro Registra Il Miglior Trimestre Degli Ultimi Tempi

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Il mercato aurifero chiude il mese con un piccolo ma significativo rincaro poiché i trader avevano scommesso sul ribasso del prezioso e sulla vittoria degli orsi. Come sempre, la scorsa settimana la Federal Reserve ha sorpreso i mercati alludendo ad una prospettiva dovish. il metallo giallo apre il mese di aprile a 1234,20$ registrando un rincaro del 16.38% da inizio anno ed un calo del 23% negli ultimi tre anni. Giovedì i prezzi del prezioso si muovono in rialzo e sembrano essere intenzionati a postare il più grande rincaro trimestrale degli ultimi trent’anni, poiché i trader dubitano della possibilità di assistere ad un innalzamento dei tassi di interesse Fed nei prossimi mesi.

Il fascino per i metalli preziosi ha ricevuto un impulso all’inizio di questa settimana, dopo che Janet Yellen, presidente della Fed, ha allontanato le aspettative riguardanti i possibili innalzamenti dei tassi di interesse per il 2016 sulla scia delle incertezze relative alla crescita economica globale. Il calo delle suddette aspettative favoriscono il mercato aurifero, la cui detenzione non costa agli investitori.

L’oro, da sempre considerato come un porto sicuro nei periodi di incertezza, ha anche beneficiato di numerose preoccupazioni insorte tra gli investitori quali la capacità delle banche centrali di prevenire un ulteriore crisi finanziaria come quella registrata nel 2008 e le conseguenze della possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Gli investitori, sfidando le “timide” previsioni, hanno iniziato ad accumulare posizioni nel mese di gennaio, proiettando il metallo giallo verso il primo rialzo trimestrale. gli investimenti sono aumentati per tutti. Le partecipazioni sugli ETF hanno riportato un incremento del 21% raggiungendo le 1,761.3 tonnellate, registrando così il più grande guadagno trimestrale da marzo del 2009. Questi i dati rilasciati mercoledì da Bloomberg. Contemporaneamente, i volumi dei future sul Comex di New York hanno raggiunto i 14,1 milioni di contratti, numeri record per un primo trimestre.

Giovedì gli ETF di oro e delle miniere hanno continuato a mostrare il loro appeal chiudendo in rialzo il primo trimestre. I principali indici azionari – che hanno visto gli investitori correre freneticamente- si sono mischiati con dati economici piuttosto contrastanti.

Nella sessione odierna le partecipazioni sull’SPDR Gold Shares guadagnano quasi l’1% sulla scia di un dollaro statunitense in ribasso contro le principali valute mondiali.

Quest’anno, la corsa verso rifugi sicuri di fronte ad un mercato con una forte avversione al rischio é diventato un tema ricorrente per gli investitori.

Stando a quanto riportato dal World Gold Council in un documento di ricerca pubblicato oggi, le politiche di tassi di interesse negativi o in prossimità dello zero in Europa e in Giappone hanno contribuito all’ascesa dell’oro, che dall’inizio dell’anno ha guadagnato il 16%.

Juan Carlos Artigas, direttore del consiglio di ricerca di investimenti, ha dichiarato: “Guardando al futuro, i titoli di Stato sono suscettibili ad un limitato rialzo dettato dal territorio negativo dei rendimenti, scenario che a nostro avviso, sarebbe meno efficace dell’oro nella mitigazione del rischio, garantendo la diversificazione del portafoglio e  aiutando gli investitori a realizzare i loro obbiettivi di investimento a lungo termine”. Lo stesso aggiunge: “L’analisi del portafoglio suggerisce come gli stanziamenti d’oro in un contesto in cui i tassi sono  bassi dovrebbero essere due volte superiori alla loro media a lungo termine.”

Giovedì l’Indice del dollaro statunitense si muove nuovamente in ribasso testando i minimi degli ultimi cinque mesi e mezzo. Gli orsi hanno ripreso tutti i guadagni della scorsa settimana. I trader e gli investitori attendono il rapporto sull’occupazione degli Stati Uniti relativo al mese di marzo che verrà rilasciato oggi dal Dipartimento del Lavoro. Questo rapporto è senza dubbio il più importante rapporto economico del mese. Il rapporto chiave sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi per il mese di marzo dovrebbe mostrare un incremento leggermente superiore alle 200.000 unità. Detto questo, non escludiamo la possibilità di assistere ad un’imminente volatilità dei mercati a seguito del rilascio del suddetto rapporto.

 

 

 

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