L’oro nero sospinto dai commenti positivi del ministro del petrolio iraniano Zanganeh

Mercoledì il prezzo del greggio si è stabilizzato, dopo che il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh ha incontrato, a Theran, i suoi omologhi dal Venezuela, Iraq e Qatar, per oltre due ore. Dopo l’incontro, l’agenzia di stampa iraniana Shanah, ha riportato le parole del ministro Zanganeh, affermando, in sostanza, che gli altri ministri del petrolio comprendono la particolare situazione dell’Iran. Ciò ha dato adito a voci, che un congelamento della produzione può essere fattibile, in quanto l’Arabia Saudita aveva in precedenza detto, che non era probabile che i paesi OPEC e non OPEC arrivassero al congelamento della produzione a livelli di gennaio, a meno che l’Iran non si conformasse.

Il prezzo del petrolio è schizzato in rialzo dopo che il ministro del petrolio iraniano Bijan Zanganeh ha affermato che sosterrà ogni sforzo per stabilizzare il mercato dei prezzi. Il ministro del petrolio iraniano ha inoltre aggiunto, in un rapporto dell’agenzia di stampa ufficiale Shana, che l’incontro i tra i produttori di petrolio è stato positivo. Zanganeh tuttavia, non ha esplicitamente detto nel suo discorso, citato da Shana, che l’Iran manterrà la propria produzione al livello di gennaio.

I prezzi del Comex oro di aprile sono rimasti stabili, nonostante i prezzi azionari in crescita, ciò, dovuto al fatto che gli investitori hanno scommesso contro la possibilità di una posizione accomodante del FOMC, che si evincerà dal verbale della riunione, la cui uscita è prevista per le 14:00 ET. Una parte degli acquisti può essere anche dovuta all’aumento delle scommesse degli investitori sulla probabilità che nel mese di marzo un rialzo dei tassi Fed non accadrà. Al contrario, molti cercheranno di carpire se all’interno della FED si sia discusso della possibilità di tassi d’interesse negativi per stimolare l’economia, dopo che la scorsa settimana il presidente FED, Janet Yellen, aveva detto che non era un’opzione da scartare.

Mercoledì le coppie EUR / USD e GBP / USD   sono state messe entrambe sotto pressione, a causa dell’attesa degli investitori del verbale della FED. Gli investitori vogliono ottenere un po’ più di chiarezza da parte della Fed, soprattutto per quanto riguarda i tempi e il ritmo di eventuali aumenti dei tassi durante il 2016. La scorsa settimana, le attività ad alto rischio sono notevolmente diminuite poiché gli investitori hanno espresso preoccupazioni, circa la capacità della Fed di alzare i tassi, dato l’indebolimento dell’economia globale e del mercato azionario oltre che della sua volatilità.

Il presidente della Fed Janet Yellen, in realtà, ha fatto cenno a diversi rischi per l’economia degli Stati Uniti, che per ora, potrebbero indurre la Fed a mantenere i tassi stabili, ma ha anche sottolineato più volte che la politica monetaria non segue un cammino predefinito. Il verbale della riunione della Fed del mese scorso, potrebbe fornire nuovi dettagli sulle deliberazioni interne della Fed e questo darebbe agli investitori maggiori certezze riguardo ai piani delle banche centrali.

A inizio giornata, gli investitori della sterlina britannica hanno reagito debolmente, ai dati sul mercato del lavoro nel Regno unito di gennaio, che secondo le stime, è rimasto lontano dalle attese. Il tasso di disoccupazione è salito al 5,1%, nonostante le attese di una sua diminuzione. Il tasso di crescita dei salari è stato pari al 2% anno su anno, risultando ben al di sotto della media pre-crisi del 4%. Il guadagno medio settimanale è aumentato, come previsto, dell’1,9% calcolato a tre mesi da dicembre. L’indice sul cambiamento della disoccupazione nel Regno Unito è sceso di 14800 contro una stima di -2900.

Le notizie americane hanno evidenziato che i prezzi alla produzione degli Stati Uniti del mese scorso, sono inaspettatamente cresciuti, in aumento dello 0,1%, dopo aver ceduto lo 0,2% nel mese di dicembre. Da rilevare infine che l’indice sulle nuove costruzioni di gennaio è sceso del 3,8%, mentre i permessi di costruzione sono scesi dello 0,2%