Questa mattina il mercato aurifero si muove in ribasso perdendo 4,10$ ed è negoziato a 1084.60$. La mossa proietta il prezioso all'interno della recente
I mercati asiatici si muovono in rialzo poiché gli investitori ignorano le turbolenze dei mercati cinesi e speculano sul possibile innalzamento dei tassi di interesse Fed.
Ieri l’Indice del Dollaro statunitense guadagna lo 0,2% sulla scia delle dichiarazioni rilasciate dalla Federal Reserve che vedono un miglioramento del mercato del lavoro e una concreta possibilità di innalzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno.
Gli sviluppi contrastanti sul fronte greco hanno mantenuto i trader in un avversione al rischio spingendoli verso beni di rifugio come il dollaro e lo yen, scenario che ha agito da fattore positivo sull’ascesa del DX.
Alcuni analisti ritengono che i prezzi del metallo giallo siano guidati dagli acquisti effettuati dai mercati emergenti come Cina e India. Infatti, nel mese di luglio, i prezzi del prezioso si muovono in ribasso sulla scia del rilascio di un rapporto che ha mostrato come il consumo di oro in Cina si attesti ad di sotto dei livelli stimati. Altri, sostengono che i prezzi del prezioso siano guidati dai costi di produzione sostenuti dalle società minerarie.
Le banche di Wall Street stanno riducendo i loro obbiettivi per il prezzo del metallo giallo. La Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, prevede che i prezzi dell’oro possano rompere al di sotto dei 1000$ per la prima volta dal 2009.
Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame si muove in rialzo guadagnando 3$ per attestarsi su quota 2,38$ sulla scia di un dollaro statunitense in ribasso e un leggero miglioramento dei mercati cinesi. Gli analisti hanno attribuito il recente rialzo dei future di rame alla tendenza rialzista mostrata dai mercati spot nazionali e alla crescente domanda delle industrie consumatrici. Nel frattempo, la scorsa settimana, la Goldman Sachs Group ha tagliato le sue previsioni di prezzo del 44% fino al 2018 prevedendo che la domanda in Cina crescerà ad un ritmo più lento degli ultimi vent’anni.