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L’Oro Continua A Reagire Alle Prospettive Della Fed

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jul 31, 2015, 16:20 GMT+00:00

Questa mattina il mercato aurifero si muove in ribasso perdendo 4,10$ ed è negoziato a 1084.60$. La mossa proietta il prezioso all'interno della recente

L’Oro Continua A Reagire Alle Prospettive Della Fed

L'Oro Continua A Reagire Alle Prospettive Della Fed
Questa mattina il mercato aurifero si muove in ribasso perdendo 4,10$ ed è negoziato a 1084.60$. La mossa proietta il prezioso all’interno della recente tendenza ribassista. L’argento perde 31 punti per attestarsi su quota 14,665$ mentre il palladio posta un ribasso di 3,60$ ed è scambiato a 985,45$. I trader hanno reagito alle positive dichiarazioni della Federal Reserve rilasciate nel tardo pomeriggio di mercoledì, dichiarazioni seguite da una stampa positiva dei numeri del PIL, rilasciati giovedì. I segnali di crescita mostrato nel mese precedente daranno alla Federal Reserve la spinta necessaria per innalzare i tassi di interesse durante la riunione di settembre. Stando a quanto mostrato dalla Banca Centrale, l’economia degli Stati Uniti e i numeri del mercato del lavoro continuano a rafforzarsi, scenario che apre le porte ad un  possibile innalzamento dei tassi di interesse nella prossima riunione di settembre, quando i politici si rincontreranno per decidere come procedere.

I mercati asiatici si muovono in rialzo poiché gli investitori ignorano le turbolenze dei mercati cinesi e speculano sul possibile innalzamento dei tassi di interesse Fed.

Ieri l’Indice del Dollaro statunitense guadagna lo 0,2% sulla scia delle dichiarazioni rilasciate dalla Federal Reserve che vedono un miglioramento del mercato del lavoro e una concreta possibilità di innalzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno.

Gli sviluppi contrastanti sul fronte greco hanno mantenuto i trader in un avversione al rischio spingendoli verso beni di rifugio come il dollaro e lo yen, scenario che ha agito  da fattore positivo sull’ascesa del DX.

Alcuni analisti ritengono che i prezzi del metallo giallo siano guidati dagli acquisti effettuati dai mercati emergenti come Cina e India. Infatti, nel mese di luglio, i prezzi del prezioso si muovono in ribasso sulla scia del rilascio di un rapporto che ha mostrato come il consumo di oro in Cina si attesti ad di sotto dei livelli stimati. Altri, sostengono che i prezzi del prezioso siano guidati dai costi di produzione sostenuti dalle società minerarie.

Le banche di Wall Street stanno riducendo i loro obbiettivi per il prezzo del metallo giallo. La Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, prevede che i prezzi dell’oro possano rompere al di sotto dei 1000$ per la prima volta dal 2009.

Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame si muove in rialzo guadagnando 3$ per attestarsi su quota 2,38$ sulla scia di un dollaro statunitense in ribasso e un leggero miglioramento dei mercati cinesi. Gli analisti hanno attribuito il recente rialzo dei future di rame alla tendenza rialzista mostrata dai mercati spot nazionali e alla crescente domanda delle industrie consumatrici. Nel frattempo, la scorsa settimana, la Goldman Sachs Group ha tagliato le sue previsioni di prezzo del 44% fino al 2018 prevedendo che la domanda in Cina crescerà ad un ritmo più lento degli ultimi vent’anni.

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