I titoli globali sono focalizzati sul continuo ribasso dei prezzi del greggio che recentemente hanno postano i minimi degli ultimi 11 anni. Il greggio WTI
E’ stato un anno storico e volatile per il greggio che ha subito un drammatico ribasso del 68% sulla scia di un eccesso della produzione. Venerdì il greggio WTI posta i minimi degli ultimi sei anni a 34,50$ al barile. Il crollo dei prezzi ha provocato una forte confusione nel settore, innescando la perdita di decine di migliaia i posti di lavoro, un aumento delle insolvenze aziendali e un massiccio calo dei prezzi delle azioni. molti esperti di greggio di Wall Street non escludono la possibilità di assistere ad un rimbalzo verso la fine del 2016, tuttavia, lo scenario potrebbe essere addirittura peggiore.
Mike Witter, responsabile globale della ricerca del petrolio presso la Societe Generale ha dichiarato: “La strada da percorrere é ancora lunga. il problema dell’eccesso dell’offerta durerà ancora a lungo”. La Goldman Sachs scommette che nel mese di febbraio i prezzi del greggio si attesteranno su una media di 38$ al barile, un numero inferiore a quello mostrato per la maggior parte dell’anno.
Il problema è che il tanto atteso “riequilibrio” del mercato mondiale del petrolio deve ancora accadere. In altre parole, l’offerta mondiale di greggio rimane nettamente al di sopra della domanda. L’eccesso della produzione è stato innescato principalmente dagli Stati Uniti.
Un greggio a buon mercato ha innescato un ribasso della produzione statunitense dai livelli record registrati ad aprile del 2015, tuttavia, il calo non é riuscito a ridurre il surplus dell’offerta globale. L’eccesso dell’offerta era talmente tanto elevato da innescare un “ingorgo” nelle petroliere in attesa di scaricare i barili a largo della costa del Golfo degli Stati Uniti. A tale proposito, ricordiamo come nel mese di novembre le petroliere non sono riuscite a scaricare il loro carico poiché i centri di stoccaggio erano stracolmi. Contemporaneamente, le scorte di greggio mondiali hanno raggiunto livelli record. Secondo la Goldman Sach i limiti di archiviazione potrebbero essere raggiunti nei primi mesi del 2016.
Tale scenario é una splendida notizia per i guidatori statunitensi che hanno beneficiato dei prezzi della benzina nazionale in prossimità dei 2$ al gallone. Lunedì la AAA ha stanziato il prezzo medio del gas degli Stati Uniti a 1,998$ a gallone, mentre il servizio di monitoraggio dei prezzi del combustibile della GasBuddy.com ha calcolato una media nazionale a 1,995$ al gallone. Si tratta del prezzo più basso dal 25 marzo del 2009. Non siamo sorpresi, infatti, gli automobilisti possono accreditare un eccesso globale di greggio alla pressione costante sui prezzi del gas.
Il forte ribasso dei prezzi dell’energia iniziato verso la metà del 2014 è stata una manna dal cielo per i consumatori, tuttavia, non abbiamo assistito ad aumento degli investimenti come inizialmente previsto dagli economisti, poiché i consumatori sembrano riluttanti a spendere il loro colpo di fortuna.