Leonardo-Finmeccanica è sinonimo di solidità

Il gruppo guidato da Mauro Moretti rappresenta l’eccellenza italiana.

Sì perché, contrariamente a isterismi post Brexit e allarmismi figli della frenesia dei mercati, Leonardo-Finmeccanica ostenta forza.
Nonostante la consapevolezza di essere la multinazionale più esposta verso il Regno Unito, con un livello percentile di fatturato del 14% proveniente da Albione, il n.1 Mauro Moretti è ottimista al riguardo, specie considerando gli ottimi rapporti con il Governo di Sua Maestà, basilari per una rinegoziazione degli accordi che gioverà a tutte le parti in causa.

Sulla questione, Moretti si esprime senza mezze misure: “Certo, è una mazzata per gli indici di borsa, ma per noi non ci saranno effetti particolarmente importanti né nel breve né nel medio periodo”.
Una presa di posizione importante, specie se assunta non con il tono di rassicurazione, ma con quello di diktat.

Una dimostrazione di forza e sicurezza che l’ad del colosso della Difesa non manca di sottolineare, prendendo però le mosse dall’evoluzione verificatasi nell’ultimo biennio, proprio prima della sua nomina: “Finmeccanica era allo sbando. Prova ne erano i conti drammaticamente malmessi”, l’azienda era “l’ultimo esempio delle vecchie partecipazioni statali lottizzate, al cui interno c’era una holding che aveva una sua funzione scarsa”.

Non solo. Secondo Moretti, erano presenti diverse imprese controllate “ognuna perfettamente indipendente, con una specie di feudatario che stava sopra e, quindi, non c’era la possibilità di far sinergia, né le risorse, soprattutto guardando il futuro per la ricerca e sviluppo”.

La situazione attuale, invece, presenta un gruppo che si appresti a compiere acquisizioni, perfettamente solido e ben strutturato, come accennato da Moretti: “Ho in mente operazioni precise che non posso dire perché sono in discussione. Sono concentrate in Europa, in vista del consolidamento della difesa europea per far sì che noi possiamo divenire uno dei player più importanti”.

Dichiarazioni di tale portata sono suffragate da fatti concreti.

Tra gli altri, giova ricordare come in Italia il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) sia guidato proprio dal gruppo di Piazza Montegrappa, ottenendo il via libera per la fornitura di 600 milioni di euro di servizi di sicurezza digitale per la pubblica amministrazione.
La quota di Leonardo, mandataria del Rti che annovera Ibm Italia e Fastweb, si compone di 250 milioni di euro.

La chiave di un tale successo è svelata da Moretti, per il quale: “Il nostro successo è basato sul continuo sviluppo di forti competenze nei servizi di cyber security e sulle significative esperienze maturate nell’ambito della gestione di applicazioni e servizi per la pubblica amministrazione”.

Sembra proprio che il comparto della Difesa tricolore sia quello dove convenga investire.