Lunedì i prezzi del greggio rimangono in prossimità del fondo del loro range di trading registrando lievi guadagni. Tuttavia, martedì mattina gli
Gli analisti sostengono che, nonostante gli attentati a Parigi e i conseguenti attacchi aerei in Siria, i prezzi del greggio sembrano essere destinati a rimanere in prossimità degli attuali livelli per tutto l’anno e che nel 2016 le scorte del combustibile continueranno a superare la domanda. La maggior parte delle stime per il 2015, infetti, prevede un surplus della produzione di greggio che va dagli 0,7 e i 2,5 milioni di barili giornalieri
Molti speculatori hanno anche previsto posizioni a livelli inferiori.
Durante la notte la Francia ha effettuato diversi attacchi aerei contro lo Stato Islamico in Siria, che ha rivendicato la responsabilità degli attentati di Parigi. Inoltre, lunedì ha invitato gli Stati Uniti e la Russia a prender parte di una coalizione globale volta ad annientare il gruppo.
Stando a quando dichiarato da Reuters, il rincaro dei prezzi del greggio é stato piuttosto limitato in una giornata che li ha visti oscillare dal positivo al negativo e viceversa poiché gli operatori hanno cercato di dare un senso agli attacchi e alle conseguenze che questi ultimi potrebbero avere sulla domanda e sull’offerta di greggio.
Molte tensioni geopolitiche nella produzione di greggio in Medio Oriente fungono da elemento rialzista per il combustibile poiché potrebbero ridurre il surplus dell’offerta. in molti ritenevano che gli attacchi a Parigi avrebbero colpito l’attività economica Europea riducendo i viaggi nel continente. Lunedì il Brent posta un rincaro inferiore a quello del cugino statunitense.
Un delegato Opec proveniente da una delle nazioni produttrici di greggio del Golfo ritiene che in uno scenario a medio termine il combustibile potrebbe ottenere un supporto dalle crescenti tensioni geopolitiche, soprattutto se la comunità internazionale deciderà di intensifica le misure per ridurre il contrabbando di greggio e di colpire gli impianti petroliferi sotto il controllo dello Stato Islamico in Siria e in Iraq.
Non si tratta degli attacchi di Parigi ma di notizie Opec. Nel mese di ottobre la produzione del cartello posta il terzo calo consecutivo.