Nelle prime ore della mattinata di domenica, l'Ufficio di Statistica della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato i dati sul commercio del mese scorso.
Nelle prime ore della mattinata di domenica, l’Ufficio di Statistica della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato i dati sul commercio del mese scorso. La bilancia commerciale ha registrato un incremento superiore alle aspettative che apparentemente rappresenta un risultato positivo. Ad aprile, le esportazioni dalla Cina sono diminuite di circa il 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le importazioni sono scese di circa l’11%. I dati costituiscono l’ultimo segnale della debolezza della seconda potenza economica mondiale.
Nella mattinata di oggi, con i trader delle piazze asiatiche che ignorano i deludenti dati sull’occupazione diffusi nella giornata di venerdì, il dollaro statunitense si è mosso in rialzo, guadagnando 10 punti per venire negoziato a quota 93,93. Ad aprile, gli Stati Uniti hanno registrato l’incremento dell’occupazione più basso degli ultimi sette mesi. Alcuni individui sono usciti dalla forza lavoro: questo è un segnale di debolezza, che porta degli economisti ad anticipare un unico taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso di quest’anno. Tuttavia, la ripresa del dollaro è stata sostenuta dagli incoraggianti dati sulla crescita annuale dei salari. Al rimbalzo del dollaro hanno, inoltre, contribuito le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, secondo cui due innalzamenti dei tassi nel corso dell’anno rappresentano ancora “un’aspettativa ragionevole”.
Tali pessimistiche valutazioni hanno sottolineato la mancanza di convinzione all’interno della Banca del Giappone circa la possibilità che la decisione di adottare tassi di interesse negativi, presa a gennaio, possa sostenere un’economia in stagnazione e far aumentare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.