Le preoccupazioni per la Grecia e la produzione dell’Iran premono sui prezzi del greggio

 I contratti future sul greggio con scadenza ad agosto vengono negoziati al rialzo dopo il calo subito all’inizio della sessione. I venditori hanno mosso il mercato verso un minimo di tre settimane, prima di invertire la tendenza a metà della sessione. Gli operatori sono preoccupati dalla situazione in Grecia quanto dall’accordo con l’Iran. La Repubblica Islamica sta, infatti, cercando di estendere i negoziati con l’Occidente sulla questione nucleare al fine di esportare ancor più del suo petrolio in un mercato globale già colpito da un eccesso di offerta.

Per quanto concerne il Comex, nella giornata di lunedì, il dollaro Usa più forte ha contribuito a esercitare pressione sui contratti future sull’oro con scadenza ad agosto. Nonostante le continue preoccupazioni per la Grecia, gli investitori si stanno tenendo alla larga da posizioni long sull’oro come protezione. Al contrario, gli investitori si stanno spostando verso il dollaro Usa. Se i prezzi dei titoli dovessero essere colpiti duramente nella giornata di oggi, gli investitori potrebbero decidere di impiegare l’oro come copertura. Pertanto, non crediamo si debba restare sorpresi qualora l’oro dovesse, infine, trovare supporto, specialmente dato che si sta avvicinando al minimo di giugno, segnato dai 1162,10 dollari Usa.

Sia la coppia EUR/USD sia la coppia GBP/USD si muovono al ribasso. Sebbene la maggior parte degli operatori creda che la situazione in Grecia sia in gran parte contenuta, vi è ancora qualche speculatore ribassista. Gli operatori affermano che vi è una possibilità del 50% che la Grecia lasci l’Eurozona e una possibilità ancora maggiore che fallisca sulla restituzione del prestito al Fondo Monetario Internazionale.

I negoziati tra la Grecia e i suoi creditori sono continuati nella giornata di oggi. La Grecia deve effettuare un pagamento di 1,5 miliardi di euro (1,7 miliardi di dollari Usa) entro la mezzanotte di martedì.

Per quanto riguarda le altre notizie, in Germania le vendite al dettaglio sono risultate migliori delle aspettative. L’inflazione la consumo, sia flash sia core, dell’Eurozona è stata inferiore alla lettura precedente, ma in linea con le aspettative.

L’indice dei responsabili agli acquisti di Chicago è risultato a, 49,4, inferiore alla stima del 50,2. L’indice sulla fiducia della Conference Board ha mostrato una lettura del 101,4., ben al di sopra dello stimato 97,1.