Pubblicita'
Pubblicita'

Le dichiarazioni dei membri della Fed assumono toni favorevoli a una manovra restrittiva, provocando l’apprezzamento del dollaro

Da
Barry Norman
Pubblicato: Mar 24, 2016, 09:29 GMT+00:00

  Il cambiamento dell'atteggiamento di diversi membri della Federal Reserve nel corso di questa settimana ha provocato un'inversione di tendenza da

Le dichiarazioni dei membri della Fed assumono toni favorevoli a una manovra restrittiva, provocando l’apprezzamento del dollaro

 

Il cambiamento dell’atteggiamento di diversi membri della Federal Reserve nel corso di questa settimana ha provocato un’inversione di tendenza da parte del dollaro. Nella mattinata di oggi, la valuta statunitense ha guadagnato 13 punti per venire negoziata a quota 96,19, dopo essere scesa soltanto pochi giorni fa a quota 94 level a seguito della decisione presa dal Fomc all’inizio del mese. Nella giornata di giovedì, il dollaro ha raggiunto il massimo settimanale contro un paniere di valute, mentre si attende la pubblicazione di dati durante la sessione, che potrebbero confermare l’ottimismo di alcuni membri della Federal Reserve circa l’economia degli Stati Uniti. Il rialzo del dollaro ha fatto seguito alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, secondo cui è possibile che i tassi di interesse vengano aumentati ad aprile.

Gli indicatori economici, la cui pubblicazione è prevista nella giornata di giovedì, includono gli ordinativi di beni durevoli e le richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti. Letture positive potrebbero contribuire all’attuazione di una manovra restrittiva da parte della Fed.

Shin Kadota, capo stratega per il Forex in Giappone presso la Barclays di Tokyo, afferma: “I toni favorevoli a una manovra restrittiva che caratterizzano le dichiarazioni dei membri della Fed hanno certamente contribuito al rialzo del dollaro, ma questo è stato sostenuto anche dall’aggiustamento delle posizioni da parte dei soggetti del mercato in vista del fine settimana di Pasqua.”

Il dollaro ha guadagnato lo 0,4%, raggiungendo i 112,795 yen, avvicinandosi al massimo degli ultimi sei giorni di quota 112,90. La scorsa settimana, la valuta statunitense era scesa al minimo degli ultimi 17 mesi, a seguito della correzione al ribasso delle previsioni della Fed sull’innalzamento del tasso di interesse. La mattinata di oggi ha visto la pubblicazione dei verbali della Banca del Giappone. Le autorità della banca centrale nipponica hanno discusso animatamente dei pro e dei contro della decisione presa a gennaio circa l’adozione di tassi di interesse negativi. Secondo uno dei membri della BoJ, sarebbe preferibile annullare tale misura, riportando i tassi in positivo.

Uno dei membri della BoJ ha affermato: “Sarebbe meglio riportare i tassi in positivo. Tuttavia, un abbandono della nuova politica poco dopo la sua introduzione provocherebbe confusione e rischio nel mercato, che eroderebbero la fiducia nella Banca del Giappone. Con gli effetti (della politica) ancora poco chiari, dovremmo mantenere tale misura.”

Un altro funzionario della banca centrale nipponica ha dichiarato che un annullamento della nuova politica monetaria “è fuori questione”, dato che i mercati si stanno già muovendo sul presupposto che i tassi rimarranno negativi.

A gennaio, la Banca del Giappone ha inaspettatamente tagliato il tasso di interesse principale, portandolo al -0,1%, aumentando lo sforzo per rilanciare la crescita e portare il Giappone fuori da anni di deflazione.

Todd Elmer, stratega capo del Forex del G10 per l’Asia di Citi, scrive: “L’euro potrebbe avere difficoltà a superare l’impatto degli attacchi terroristici, dando potenziale agli investitori per apprezzare un più elevato premio al rischio politico associato all’attuale avanzata dei partiti estremisti a scapito di quelli moderati.”

Gli attentati in Belgio potrebbero far aumentare le probabilità che la Gran Bretagna lasci l’Unione Europea, con ulteriori conseguenze negative per l’euro.

La prospettiva che la Gran Bretagna voti a favore della “Brexit” al referendum di giugno ha influito negativamente sull’andamento della sterlina, scesa intorno agli 1,4081$, che rappresentano il minimo settimanale. Per capire le successive mosse della valuta britannica, si attendono i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, la cui pubblicazione è prevista per la giornata di oggi.

La mattinata di oggi ha visto l’AUD e il NZD muoversi entrambi in ribasso a causa dell’apprezzamento del dollaro. Le perdite del kiwi sono state limitate dai dati sulla bilancia commerciale, risultati superiori alle aspettative. Il kiwi viene negoziato a quota 0,6697. Il surplus di bilancia commerciale della Nuova Zelanda per il mese di febbraio ha superato le previsioni, grazie all’incremento delle esportazioni.

Gli investitori si sono mossi con cautela in vista delle festività pasquali. Nell’Asia-Pacifico, le borse di Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia e Singapore, come anche i mercati statunitensi, saranno chiusi nella giornata di venerdì.

Sull'Autore

Pubblicita'