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Le Azioni di Copertura Short e i Dati Deboli sull’Economia USA Spingono Euro e Sterlina in Rialzo

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Apr 17, 2015, 13:05 GMT+00:00

L'indebolimento del dollaro USA favorisce un imponente rialzo dell'euro e della sterlina britannica, mentre l’oro stranamente cede terreno, e altrettanto

Le Azioni di Copertura Short e i Dati Deboli sull’Economia USA Spingono Euro e Sterlina in Rialzo

L’indebolimento del dollaro USA favorisce un imponente rialzo dell’euro e della sterlina britannica, mentre l’oro stranamente cede terreno, e altrettanto dicasi per il petrolio greggio. Dietro al rally delle coppie EUR/USD e GBP/USD ci sono infatti i rapporti economici negativi dagli USA, in corrispondenza però di condizioni di ipervenduto tecnico.

Giovedì continua la serie di rapporti deludenti dagli USA, con la pubblicazione dei dati al di sotto delle aspettative sui permessi di edificazione, delle richieste di sussidi disoccupazione e dell’avvio di nuove case. Le perdite sarebbero ancora peggiori non fosse per il rapporto Philly Fed al di sopra delle aspettative.

I permessi edili sono saliti di 1,04 milioni di unità, un valore inferiore rispetto alle stime che prevedevano 1,08 milioni di unità e inferiore anche rispetto alla lettura del mese precedente, a 1,10 milioni. Le richieste di sussidi disoccupazione si fermano a 294.000 unità, un valore superiore in questo caso rispetto alle previsioni di 284.000, e alla lettura della scorsa settimana ferma a 282.000. Anche il dato sull’avvio di nuove case è al di sotto delle stime. I trader prevedevano una lettura pari a 1,05 milioni, quando il dato effettivo si è fermato 0,93 milioni, un valore se non altro superiore rispetto alla lettura dello scorso mese ferma a 0,91 milioni.

L’indice del settore manifatturiero Philly Fed indica una crescita di 7,5 punti contro stime ferme a 6,5. L’indice misura il livello relativo delle condizioni generali di impresa di circa 250 aziende del settore manifatturiero nel distretto della Federal Reserve di Philadelphia: viene considerato un indicatore di primaria importanza dello stato di salute dell’economia statunitense.

In seguito alla pubblicazione del rapporto Philly Fed il dollaro USA recupera parte delle recenti perdite, in scia alle dichiarazioni da parte del vice presidente della Federal Reserve Stanley Fischer, il quale ha dichiarato che, nonostante un primo trimestre dell’anno piuttosto debole, stiamo già assistendo a un rimbalzo da parte dell’economia USA. Il vicepresidente ha anche enfatizzato che, sebbene il mercato abbia già anticipato un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2015, la Fed potrebbe produrre degli aumenti incrementali e costanti.

Nonostante la forza mostrata dall’euro nel corso della giornata di giovedì, a frenare il mercato potrebbe essere il rinnovato clima di preoccupazione rispetto alla crisi Greca: secondo indiscrezioni, infatti, la situazione sarebbe deteriorata ulteriormente, e alcuni trader esprimono preoccupazioni riguardo un possibile contagio.
Giovedì, dopo una prolungata rottura, la sterlina britannica torna alla carica. Da un punto di vista tecnico, la coppia GBP/USD ha superato dei livelli di resistenza favorendo pesanti azioni di copertura short. I venditori dominavano il mercato temendo un risultato negativo alle urne nelle elezioni di maggio in GB, e in prospettiva di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed già partire dal mese di giugno. Il rally dovrebbe avere vita breve a causa delle divergenze nella politica monetaria e politica monetaria della Fed e della Banca d’Inghilterra: la coppia forex potrebbe rintracciare raggiungendo 1,5050 prima di trovare una resistenza significativa.

Se le valute hanno potuto recuperare terreno contro il dollaro in virtù di un indebolimento delle condizioni economiche, gli investitori di future sull’oro con scadenza a giugno sembrano continuare a credere che la Fed aumenterà i tassi di interesse prima del previsto. Nonostante il deprezzamento del dollaro, l’oro ha chiuso la sessione odierna in ribasso. Osservando i fondamentale gli investitori potrebbero rimanere confusi circa la direzione del mercato, ma in base al grafico pare che l’oro manterrà un tono tendenzialmente rialzista almeno fintanto che il mercato rimarrà sopra al supporto dei 1183,50$. In base all’andamento del prezzo di oggi, sembra che il dollaro dovrà rompere significativamente in ribasso prima che i fondi speculativi e di commodity, fortemente sbilanciati su posizioni short, comincino a preoccuparsi e a coprire le proprie posizioni. Dei nuovi problemi riguardo la questione Grecia potrebbero incoraggiare gli acquisti di natura speculativa nel breve termine.

Dopo i forti rialzi di ieri, i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno cedono leggermente terreno; potrebbe segnare il fatto che gli investitori non sono intenzionati a seguire il mercato in rialzo e che i venditori short hanno tracciato una nuova linea sulla sabbia. Sebbene il mercato sia salito in misura significativa rispetto al minimo a quota 45,93$, rimane ancora il problema dell’enorme offerta e della domanda debole.

I venditori short probabilmente continueranno a coprire in seguito alle notizie di un riduzione del numero di piattaforme operative, ma prima di spingere il mercato in rialzo in misura significativa vorranno osservare un calo significativo dell’offerta.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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