Dietro il rally di copertura short di venerdì sul mercato dei future sull'oro con scadenza a giugno potrebbe celarsi il leggero ribasso del dollaro.
Sebbene i fondamentali rimangano ribassisti in considerazione del fatto che non è stato escluso un incremento dei tassi nel mese di giugno, l’andamento del prezzo di oggi sembra riconducibile a ragioni di natura tecnica, visto che il mercato si trova sulla zona di ritracciamento 1201,30-1195,90.
I trader si sono lasciati alle spalle la debolezza di inizio sessione sul mercato dei future sul petrolio greggio con consegna a maggio, contribuendo a chiudere la settimana in positivo, dopo una serie di sessioni piuttosto volatili dove i trader hanno reagito a notizie di vario genere spingendo il mercato su ambe le direzioni.
A inizio settimana il calo del dollaro ha contribuito a sostenere i prezzi, ma a fronte del rally del dollaro il volume degli acquisti ha registrato un calo; anche la notizia secondo la quale l’Arabia Saudita avrebbe alzato i prezzi sul mercato asiatico ha esercitato un effetto rialzista. Fra gli eventi capaci di avere un effetto potenzialmente ribassista l’annuncio di un aumento di produzione da parte dell’OPEC e un altro incremento record di scorte.
La coppia EUR/USD cede terreno per il quinto giorno consecutivo; gli investitori hanno infatti reagito alla divergenza nella politica monetaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Nel frattempo, la Grecia ha effettuato il pagamento al Fondo Monetario Internazionale, rassicurando il mercato sulla presunta incapacità, seppure temporanea, di adempiere alle proprie obbligazioni. La prossima settimana, il 15 aprile, la BCE terrà una riunione per discutere temi di politica economica: la successiva conferenza stampa sarà al centro dell’attenzione dei mercati.
La coppia GBP/USD si appresta a chiudere la settimana in ribasso. Con gli investitori impegnati a difendere i propri risultati, pesano soprattutto i timori riguardo le elezioni di maggio. Questa settimana la Banca d’Inghilterra ha votato a favore del mantenimento di tassi di interesse e misure di stimolo.
Questa settimana a condizionare i mercati è stato soprattutto il dollaro Usa. Dopo un trend laterale della durata di tre settimane legato al clima di incertezza fra i trader, con il ritorno in scena di un un possibile aumento dei tassi già da giugno, il dollaro si è mosso in forte rialzo. Appena la scorsa settimana, a causa di un rapporto sull’occupazione Usa al di sotto delle aspettative, si parlava di un aumento posticipato al mese di settembre oppure ottobre. L’improvviso cambio di sentiment di questa settimana suggerisce che gli investitori si stanno convincendo che l’aumento dei tassi avverrà in un momento imprecisato fra giugno e settembre.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.