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L’Agenzia internazionale per l’Energia (IEA) emana un interessante rapporto per il Greggio e gli Stati Uniti

Da
Barry Norman
Pubblicato: Nov 13, 2013, 17:31 GMT+00:00

Il mercato del greggio WTI rimane fortemente al di sotto dei suoi recenti range di trading, ma resta comunque all’interno di quella fascia di prezzo

L’Agenzia internazionale per l’Energia (IEA) emana un interessante rapporto per il Greggio e gli Stati Uniti

Il mercato del greggio WTI rimane fortemente al di sotto dei suoi recenti range di trading, ma resta comunque all’interno di quella fascia di prezzo prevista dall’EIA prima delle tensioni insorte in Medio Oriente . Verso la fine dell’estate infatti,  l’EIA aveva previsto un range di prezzo di 94.00$ al barile per il greggio WTI in commercio nel 2013 (media).

La situazione è però cambiata a seguito dell’agitazione politica egiziana, degli scioperi in Libia e della questione delle armi chimiche in Siria.  Il combustibile si muove leggermente al rialzo di pochi centesimi per essere oggi scambiato a 93.10$, mossa dovuta ad un dollaro debole. I dati  governativi ufficiali rilasciati dall’EIA, potrebbero mostrare, per la settimana terminata il 9 novembre, un incremento delle scorte di Greggio WTI di quasi un milione di barili. Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg, le scorte di combustibile degli Stati Uniti dovrebbero aumentare e raggiungere i 386.2 milioni di barili mentre le scorte dei prodotti ad esso correlati sembrano destinate a diminuire, infatti la benzina potrebbe subire una riduzione di 900.000 barili mentre l’approvvigionamento dei distillati dovrebbe diminuire di quasi un milione di barili. Il rilascio del rapporto settimanale EIA previsto per mercoledì è stato posticipato di un giorno poiché lunedì  era vacanza negli Stati Uniti pertanto i trader dovranno attendere fino a giovedì per entrare in contatto con i dati ufficiali. L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha dichiarato che entro il 2015 l’America diverrà il primo produttore mondiale di petrolio superando anche Russia e Arabia Saudita, e che il Paese probabilmente raggiungerà un’autosufficienza energetica nei prossimi due decenni, nel pieno  boom dello scisto.

Inoltre, nel suo annuale  “World Energy Outlook”, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, ha oggi dichiarato che i prezzi del greggio raggiungeranno i 128$ al barile entro il 2035 registrando un aumento del 16 % del consumo sostenendo così lo sviluppo del cosiddetto tight oil negli Stati Uniti  e triplicando le esportazioni dal Brasile. Aggiunge inoltre che il ruolo dell’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio tornerà in auge verso la metà del prossimo decennio poiché molte altre nazioni cercheranno di raggiungere il successo del Nord America sfruttando i giacimento di scisto.

Le notizie di ieri mostrano come l’OPEC abbia aumentato la sua previsione della domanda globale di 34.000 barili al giorno sostenendo che  il prossimo anno la domanda globale di greggio OPEC diminuirà di 300.000 barili al giorno. L’ organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio sembra rivedere totalmente la sua scettica posizione riguardo al significato della crescita della produzione di petrolio da scisto, mentre l’Agenzia Internazionale per l’Energia con sede a Parigi respinge l’ipotesi che le risorse non convenzionali potrebbero indebolire il ruolo dell’OPEC nella fornitura di petrolio a lungo termine.  Dopo una rottura al di sopra del livello dei 106$, il Brent si muove al ribasso perdendo 5 centesimi ed è scambiato a 105.77.

I prezzi del gas naturale perdono 5 punti a seguito del forte rally di martedì che gli aveva permesso di raggiungere i 3.70$, il combustibile è ora negoziato a 3.636$. Martedì il mercato chiude al rialzo per la sesta sessione consecutiva, in quanto gli investitori sembrano essere particolarmente concentrati sull’abbassamento delle temperature  previsto  per le prossime due settimane superando così ogni possibile corrente calda attesa nel corso della settimana . Un rapporto del Wood Mackenzie mostra come dal 2020, gli Stati Uniti potrebbero esportare in Europa  10-15 miliardi di piedi cubi ( bcm ) di gas naturale liquefatto (GNL ) all’anno, anche se il principale mercato di destinazione sarà quello asiatico.

La domanda di gas naturale per gli Stati Uniti continua ad aumentare giacché il Dipartimento di Energia approva lentamente nuovi progetti e, al contempo, aumenta la domanda globale per una energia a basso consumo.

Nella giornata odierna, i trader posso aspettarsi un rincaro dei prezzi dovuto all’abbassamento delle temperature previsto per la prossima settimana nel lato orientale degli Stati Uniti.

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