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La Svalutazione dello Yuan Scuote i Mercati di Valute e Materie Prime

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Aug 12, 2015, 01:19 UTC

Oggi, dopo una lunga serie di dati che indicano un rallentamento della crescita della seconda economia più grande del mondo, la Banca Popolare Cinese ha

La Svalutazione dello Yuan Scuote i Mercati di Valute e Materie Prime

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Oggi, dopo una lunga serie di dati che indicano un rallentamento della crescita della seconda economia più grande del mondo, la Banca Popolare Cinese ha abbassato il tasso di riferimento dello yuan dell’1,9%. La notizia ha scosso i mercati di materie prime e di valuta estera, non abbastanza però da cambiare il momentum ribassista venutosi a creare in scia alle notizie di ieri sulla tempistica del prossimo rialzo dei tassi da parte della Fed.
Ieri abbiamo assistito a un’ondata di vendite di dollari Usa, che ha a sua volta innescato un rally sui mercati di oro, euro e la sterlina inglese britannica, provocata dalle dichiarazioni del vicepresidente Federal Reserve Stanley Fisher che in un intervista su Bloomberg TV ha sostenuto di non aspettarsi un aumento dei tassi ¬– il primo rialzo dei tassi da parte della banca centrale degli Stati Uniti in più di nove anni – fintanto che l’inflazione non sarà di nuovo vicina all’obiettivo della Fed fissato al 2%. Nei mesi passati il tasso di inflazione è infatti sprofondato avvicinandosi allo zero e non supera il 2% dall’aprile 2012.
Martedì la coppia euro/USD si è mossa in rialzo nonostante la pubblicazione di un rapporto ZEW dalla Germania piuttosto deludente. La fiducia nell’economia scende ancora rispetto al mese precedente e delude le aspettative. Rimanendo in Europa, la Grecia e i creditori internazionali hanno raggiunto un nuovo accordo per un programma di aiuti finanziari, notizia che ha contribuito a sostenere i titoli della borsa di Atene.

In seguito al calo del dollaro USA la sterlina britannica si è mossa in netto rialzo. Oggi per quanto riguarda il Regno Unito non si segnalano rapporti economici di importanza significativa, ma mercoledì i trader avranno l’opportunità di reagire agli ultimi dati sull’occupazione in Gb. L’indice del salario medio dovrebbe avvicinarsi a una lettura del 2,8%, leggermente sotto al dato dello scorso mese, al 3,2%. Il tasso di disoccupazione dovrebbe invece rimanere invariato al 5,6%.

Su Comex il calo del dollaro combinato alle condizioni di ipervenduto tecnico hanno dato origine al forte rally sui future sull’oro con scadenza a dicembre. L’attuale pattern grafico e il momentum rialzista creato dal deprezzamento del dollaro potrebbero portare un’estensione delle rally almeno fino a 1140,50$ prima dell’ingresso dei venditori.

Il clima di incertezza creato dalla svalutazione dello Yuan ripropone la possibilità di una guerra valutaria, eventualità che ha incoraggiato azioni di le copertura short da parte dei trader ribassisti sull’oro e che ha spinto gli speculatori verso posizioni long in una prospettiva quanto meno di breve termine.

Nonostante il calo del dollaro USA, i future sul petrolio greggio con scadenza a dicembre hanno raggiunto un nuovo minimo annuale. Ad alimentare l’ondata di vendite un rapporto dell’Opec secondo il quale nel mese di luglio la produzione di petrolio greggio in Iran sarebbe la più alta degli ultimi due anni. Lo stesso rapporto mostra che l’Iran è uno dei 13 paesi membri a contribuire all’aumento complessivo di produzione registrato nel mese di luglio.

Nel mese di dicembre, l’Iran prodotto poco meno di 2,8 milioni di barili al giorno, con un calo del 20% rispetto ai livelli del 2011.

In base ai dati riportati dall’Opec la produzione di petrolio nel mese di luglio ammonterebbe a 3,13 milioni di barili al giorno, quando -prima delle sanzioni economiche – la produzione giornaliera di petrolio da parte dell’Opec era attorno ai 3,6 milioni di barili al giorno.

Il rapporto sulle riserve dell’Agenzia di Informazione sull’Energia Usa atteso per domani dovrebbe indicare una contrazione pari a 1,6 milioni di barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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