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La sterlina si muove in rialzo. Carney e l’inflazione nel Regno Unito sono al centro dell’attenzione

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Mar 21, 2017, 09:25 UTC

Durante la sessione asiatica di oggi, il dollaro si è nuovamente mosso in ribasso, con l'indice spot della valuta statunitense che perde lo 0,33% per

La sterlina si muove in rialzo. Carney e l’inflazione nel Regno Unito sono al centro dell’attenzione

Durante la sessione asiatica di oggi, il dollaro si è nuovamente mosso in ribasso, con l’indice spot della valuta statunitense che perde lo 0,33% per toccare il minimo intragiornaliero di quota 100,08 prima dell’apertura delle piazze europee. I mercati sono sempre più scoraggiati dal silenzio dell’amministrazione Trump circa l’attuazione delle proprie politiche.

Nella giornata di lunedì, Evans, membro del Fomc con diritto di voto, ha annunciato il proprio sostegno a una quarta manovra restrittiva in caso di continuo aumento dell’inflazione. Tuttavia, tale dichiarazione è stata ampiamente trascurata. La debolezza del dollaro viene, infatti, attribuita più all’inazione della Casa Bianca che alla Fed.

In netto contrasto col dollaro, nelle ultime settimane, l’euro ha continuato a trovare supporto. I mercati cominciano a intravedere la conclusione del ciclo espansivo della Bce. Al momento, a causa della persistente pressione inflazionistica, si considera, infatti, la possibilità di una manovra restrittiva.

Si dovrà attendere fino alla prossima settimana per conoscere i dati sull’inflazione dell’Eurozona nel mese di marzo. Tuttavia, con la pubblicazione dell’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore privato nella giornata di venerdì, i mercati avranno certamente qualche indicazione sulla possibilità che l’inflazione continui a superare l’obiettivo della Bce. Tale esito spingerebbe l’euro ulteriormente in rialzo prima della pubblicazione dei dati della prossima settimana.

Draghi può anche avere individuato la causa dell’inflazione nell’aumento del prezzo del petrolio, ma la Bce dovrà agire al fine di evitare un prolungato superamento del tasso obiettivo.

Nella giornata di oggi, l’assenza di dati macroeconomici sull’Eurozona continuerà a sostenere l’euro. Durante la sessione europea, ben poco potrà mutare l’opinione che i mercati hanno della politica monetaria della Bce.

Nel Regno Unito, l’opinione dei mercati circa le pressioni inflazionistiche rafforza le ipotesi secondo cui la Banca d’Inghilterra dovrà iniziare a prendere in considerazione l’attuazione di politiche restrittive, nonostante il fatto che la pressione inflazionistica derivi dal deprezzamento della sterlina.

Durante la settimana, le notizie sul formale avvio del recesso del Regno Unito dall’UE hanno scarsamente influito sulla sterlina. Il governo britannico invocherà l’applicazione dell’art. 50 del TUE nella prossima settimana, ma i mercati si concentrano più sui dati sull’inflazione nel mese di febbraio, che verranno pubblicati nella giornata di oggi, e sul discorso che il governatore dela Banca d’Inghilterra, Carney, terrà in mattinata.

Secondo le previsioni, a febbraio, il tasso annuale di inflazione dovrebbe toccare il 2,1%. Con il voto contrario di Frobes all’ultima riunione del Comitato per la Politica Economica, l’intervento di Carney di questa mattina influirà certamente sull’andamento della sterlina. Carney non ha mai taciuto la propria avversione a un prolungato superamento dell’obiettivo di inflazione fissato dalla Banca d’Inghilterra.

Qualora confermassero o superassero le previsioni, i dati sull’inflazione avrebbero un effetto positivo sulla sterlina, sebbene il rialzo possa essere relativamente limitato prima del discorso di Carney.

Tra la Brexit, la difficoltà di negoziare un accordo commerciale con l’amministrazione Trump e Marine Le Pen in corsa per le elezioni presidenzali in Francia, l’UE deve muoversi con prudenza.

Nel corso della giornata, il dollaro potrebbe trovare supporto. È previsto un intervento di Dudley, membro del Fomc con diritto di voto che dovrebbe appoggiare un quarto innalzamento dei tassi durante l’anno. Tuttavia, con un dollaro ultimamente tanto debole, il rialzo dovrebbe essere alquanto limitato. I mercati attendono che sia finalmente la Casa Bianca ad agire per far muovere la valuta statunitense.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,39% pder toccare quota 100,02. La coppia GBP/USD guadagnava lo 0,25%, salendo a quota 1,23891, mentre l’euro si muoveva in rialzo sul dollaro dello 0,54%, giungendo a quota 1,07971. Durante la sessione europea, il cambio sterlina-dollaro dovrebbe registrare le mosse maggiori.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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