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La crisi greca scuote i mercati delle valute e delle materie prime

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Jun 29, 2015, 23:01 GMT+00:00

Nella giornata di lunedì, il mercato valutario e quello delle materie prime sono stati scossi dall'escalation conosciuta dalla crisi greca durante il fine

La crisi greca scuote i mercati delle valute e delle materie prime

Nella giornata di lunedì, il mercato valutario e quello delle materie prime sono stati scossi dall’escalation conosciuta dalla crisi greca durante il fine settimana. La coppia EUR/USD si è mossa fortemente in ribasso, aprendo a 1,1005 dopo aver chiuso a 1,1171 nella giornata di venerdì. La coppia GBP/USD ha anch’essa aperto al ribasso, ma non tanto gravemente. Sul Comex, i contratti future sull’oro con scadenza ad agosto si sono mossi in rialzo, nonostante l’apprezzamento del dollaro Usa. Il greggio si è, infine, mosso nettamente in ribasso.

L’euro e la sterlina britannica sono stati colpiti a ulteriore pressione di vendita, ma entrambi i mercati hanno poi sperimento una ripresa e sono ai loro massimi della sessione. Entrambe le valute hanno, inoltre, recuperato il terreno perduto. L’oro ha anch’esso rotto nuovamente il supporto e ha recuperato le perdite. Il greggio ha continuato al ribasso, ma lontano dai suoi minimi. L’azione del prezzo della giornata di oggi può, quindi, essere descritta come volatile e duplice.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari s ono stati colpiti all’apertura, ma soltanto come reazione ai ribassi sui mercati asiatici ed europei. Si ritiene che i mercati degli Stati Uniti siano ben isolati dai problemi della Grecia.

La volatilità ha avuto inizio a seguito della chiusura delle banche e della Borsa deliberata dal governo greco al fine di evitare una corsa alle istituzioni finanziarie. La banca centrale greca ha, inoltre, limitato i prelievi dai bancomat a 60 euro, ossia circa 66 dollari Usa.

Secondo un gran numero di operatori, la Grecia pare mancare di una guida. Il primo ministro Alexis Tsipras ha indetto un referendum per il 5 luglio: i Greci dovranno votare se accettare o meno il pacchetto di salvataggio, basato sull’austerità, precedentemente offerto dai creditori del paese.

L’iniziativa del governo di Atene ha avuto inizio durante il fine settimana, dopo il fallimento dei negoziati tra la Grecia e i suoi creditori e a seguito dell’interruzione dell’erogazione della liquidità di emergenza decisa dalla Banca Centrale Europea nella giornata di domenica. L’iniziale azione del prezzo rappresenta una forte segnale di come gli investitori si attendano un fallimento della Grecia a causa della mancata restituzione del prestito del Fondo Monetario Internazionale. Tale pagamento deve essere effettuato il 30 giugno.

Il voto del 5 luglio potrebbe portare ulteriore scompiglio sul mercato, qualora i cittadini greci decidessero di respingere le ultime condizioni per il salvataggio offerte ad Atene. Un simile esito aumenterebbe le possibilità di un’uscita della Grecia dall’Eurozona.

Per quanto concerne le altre notizie, a giugno, l’indice dei prezzi al consumo tedesco è diminuito dello 0,1% su base mensile, mancando la stima di un aumento dello 0,1%. A maggio, l’indice ha registrato una lettura dello 0,1%. L’indice dei prezzi al consumo su base annua è, invece aumentato dello 0,3%, mancando la stima di una crescita dello 0,5%. A maggio, la lettura è stata dello 0,7%.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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