Nella giornata di giovedì, la coppia USD/JPY si è mossa in rialzo, raggiungendo i massimi delle ultime due settimane spinta dalle ipotesi di un espansione
Nella giornata di giovedì, la coppia USD/JPY si è mossa in rialzo, raggiungendo i massimi delle ultime due settimane spinta dalle ipotesi di un espansione dello stimolo monetario da parte della Banca del Giappone già nel prossimo mese.
Nel corso del 2016, lo yen ha guadagnato più del 9% contro il dollaro, nonostante una serie di misure di allentamento monetario attuate in Giappone, che si trova in una spirale deflazionistica. Nelle ultime due settimane, il governo nipponico ha più volte fatto riferimento alla possibilità di un intervento, provocando un rialzo dell’1,7% della coppia USD/JPY.
Nella giornata di giovedì, voci di un nuovo intervento si sono diffuse sul mercato valutario a seguito delle affermazioni del professor Takatoshi Ito, il quale ha dichiarato che la Bana del Giappone potrebbe espandere il suo programma di stimolo monetario a giugno o a luglio. Si deve notare che Ito è molto vicino a Haruiko Kuroda, il governatore della Banca del Giappone.
Kuroda ha recentemente dichiarato che, se necessario, la Banca del Giappone non esiterà a prendere ulteriori misure espansive, aggiungendo che l’economia del Giappone è ancora fortemente a rischio di contrazione. A gennaio, la Banca del Giappone ha introdotto tassi di interesse negativi, ma tale misura ha avuto uno scarso impatto sullo yen e sull’economia.
Infine, altri funzionari nipponici hanno innervosito i mercati affermando che il governo potrebbe intervenire per svalutare lo yen. Questi “interventi verbali” paiono innescare una notevole inversione dello yen. La valuta in circolazione dovrebbe aumentare, riducendo il valore dello yen.
Dopo il voto unanime dei membri della Banca d’Inghilterra a favore del mantenimento dei tassi attuali, la coppia GBP/USD si è mossa in rialzo, raggiungendo i massimi degli ultimi sei giorni. L’esito della votazione ha smentito le voci secondo cui uno o due membri del Comitato per la Politica Monetaria si sarebbero espressi a favore di un innalzamento dei tassi.
Nel rapporto trimestrale sull’inflazione, pubblicato insieme al documento sulla politica monetaria, la Banca d’Inghilterra ha avvertito circa i rischi del recesso della Gran Bretagna dall’Unione Europea, qualora il referendum del 23 giugno dovesse favorire i sostenitori della Brexit. Per la Banca d’Inghilterra, la sterlina potrebbe muoversi fortemente in ribasso e la disoccupazione potrebbe aumentare.
Nella giornata di giovedì, i contratti future del Comex sull’oro con scadenza a giugno si sono mossi in ribasso, dopo aver registrato i guadagni più elevati durante la sessione di mercoledì. L’apprezzamento del dollaro, spinto soprattutto dal ribasso dello yen, può essere considerato la causa principale della pressione di vendita che ha colpito l’oro.
Dopo aver raggiunto un nuovo massimo per il 2016, i contratti future sul greggio hanno perso i guadagni iniziali per venire negoziati in ribasso. Inizialmente, il prezzo del petrolio è stato sostenuto dai dati pubblicati dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie), che hanno mostrato una diminuzione dell’offerta. Il greggio era stato spinto in rialzo anche dall’inatteso calo delle scorte degli Stati Uniti, registrato nella giornata di mercoledì.
L’Aie ha corretto al rialzo le sue previsioni sulla crescita della domanda mondiale di petrolio, portandole a 1,2 milioni di barili al giorno dagli 1,16 milioni di aprile. L’Aie ha, inoltre, dichiarato che, rispetto allo scorso anno, la produzione di Nigeria, Libia e Venezuela si è ridotta di 450000 barili al giorno.
La graduale ripresa della produzione in Canada e le aspettative secondo cui il prezzo del petrolio si sta avvicinando a livelli che potrebbero innescare un aumento dell’attività produttiva negli Stati Uniti hanno contribuito a limitare i guadagni.
Nel corso della settimana, le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate a 294000, superando le stime di 277000. Tuttavia, gli economisti dichiarano di non essere preoccupati da questo notevole picco che, a loro parere, è imputabile alla pausa di primavera delle scuole di New York City. Un’altro fattore è costituito dall’incapacità del processo di aggiustamento stagionale di tenere correttamente conto della tempistica delle variazioni annuali delle pause nel calcolo di questo aumento inatteso.
Ad aprile, i prezzi delle importazioni sono aumentati dello 0,3%, mentre quelli delle esportazioni sono saliti dello 0,5%. La giornata di oggi prevede gli interventi di tre membri della Fed con diritto di voto e un asta di titoli del Tesoro a 30 anni nel pomeriggio.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.