L'euro ha aperto la sessione di giovedì a quota 1,0613 per perdere immediatamente 20 punti e scendere a quota 1,0593. La moneta unica europea dovrebbe
Il dollaro ha raggiunto i massimi di più di un decennio a seguito delle dichiarazioni della presidente della Fed. Secondo Yellen, che ha ripetuto quanto sostenuto dai suo colleghi della banca centrale – la cui riunione è prevista tra due settimane – l’economia degli Stati Uniti è pronta per un innalzamento dei tassi di interesse. La valuta statunitense si è apprezzata su gran parte delle sue principali controparti, con Yellen che ha dichiarato come una manovra restrittiva tardiva potrebbe “inavvertitamente spingere l’economia in recessione.” Al contempo, il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, si è dichiarato favorevole a un innalzamento dei tassi a dicembre, il primo in quasi un decennio. Durante la sessione pomeridiana, l’apprezzamento del dollaro ha limitato i guadagni dell’euro, con i trader che attendono l’esito della riunione della Banca Centrale Europea, prevista per la giornata di giovedì.
L’euro ha perso lo 0,2%, toccando gli 1,0595$. I mercati si preparano alla possibilità che la Bce vari le tanto attese misure di allentamento monetario. Sean Callow, analista capo di Westpac, ha scritto: “Vi è un’elevata probabilità che l’euro sia colpito da volatilità quando la Bce pubblicherà la sua decisione sulla politica economica, cui seguirà, 45 minuti dopo, la conferenza stampa del presidente Draghi.”
“Draghi e i suoi colleghi hanno segnalato con chiarezza il rischio sufficiente di spostamento verso il basso dell’obiettivo di inflazione della Bce al fine di giustificare nuove misure espansive.” Mentre le prospettive di un ulteriore allentamento da parte della Bce hanno inciso negativamente sull’euro, la aspettative di un nuovo stimolo hanno fatto muovere in rialzo le borse europee.
In Asia, nella mattinata di giovedì, l’Aussie è rimasto invariato, a seguito dell’apprezzamento sperimentato dal dollaro grazie alle elevate aspettative di un innalzamento dei tassi da parte della Fed e a causa del continuo crollo delle materie prime. L’AUD è stato negoziato a 73,05 centesimi, quota raggiunta alla chiusura della sessione asiatica di mercoledì. Nella notte, l’Aussie aveva raggiunto il suo massimo a quota 73,43, a seguito della pubblicazione dei dati positivi sull’economia australiana. Tuttavia, la valuta australiana si è poi mossa in ribasso a causa del nuovo apprezzamento ciclico del dollaro statunitense, dovuto agli incoraggianti dati sul mercato del lavoro, che hanno aumentato le probabilità di una manovra restrittiva da parte della Federal Reserve a dicembre.
Il dollaro Usa è rimasto intorno ai 123 yen, a causa della cautela suggerita dall’attesa della riunione della Banca Centrale Europea sulla politica monetaria, che avrà luogo nella giornata di oggi. Il dollaro ha oscillato tra i 123,34 – 123,43 yen. Il kiwi ha guadagnato 15 punti, raggiungendo quota 0,6655, grazie alle speranze di misure di stimolo in Cina che hanno sostenuto la valuta neozelandese. I dati sull’attività dei servizi, che riguardano i settori dei consumi come la proprietà immobiliare, le vendite al dettaglio, gli hotel e i ristoranti, non hanno sempre attratto grande attenzione. Tuttavia, gli investitori osservano questi dati con interesse crescente, dato che il settore ha assunto un’importanza cruciale nel piano di conversione dell’economia varato dal governo di Pechino. L’indice ufficiale dei direttori degli acquisti del settore dei servizi per il mese di novembre ha registrato un aumento a 53,6 dal 53,1 di ottobre. Al contrario, la versione definitiva dell’indice Caixin/Markit dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero di novembre ha mostrato una contrazione per il nono mese consecutivo.