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In vista del rapporto sulle vendite al dettaglio di venerdì, il dollaro USA viene spinto in ribasso dalle prese di beneficio

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Nov 10, 2015, 00:21 UTC

A inizio settimana volatilità e volume sui mercati di scambi di materie prime e valuta estera sono sotto la media. La maggior parte dei trader ne hanno

In vista del rapporto sulle vendite al dettaglio di venerdì, il dollaro USA viene spinto in ribasso dalle prese di beneficio

US-DOLLAR
A inizio settimana volatilità e volume sui mercati di scambi di materie prime e valuta estera sono sotto la media. La maggior parte dei trader ne hanno approfittato per prendere un po’ di respiro dopo le imponenti ondate di vendita di venerdì. Ricapitolando: venerdì, in seguito alla pubblicazione di un rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli sopra ogni previsione, salgono i rendimenti dei titoli del tesoro USA, favorendo un netto rialzo del dollaro.

I dati sul mese di ottobre indicano la creazione di 271 mila nuovi posti di lavoro; il tasso di disoccupazione scende di un altro punto attestandosi al 5%, mentre il salario medio orario aumenta dello 0,4%, per un incremento su base annua del 2,5%. Alla notizia i trader si sono visti costretti a modificare le stime sulla probabilità di un aumento dei tassi di interesse nel mese di dicembre dal 50% al 70%. In settimana non sono attesi dati particolarmente importanti, perciò i trader saranno tentati dalle prese di beneficio un po’ su tutti i mercati interessati dall’aumento di volatilità di venerdì, inclusi i future sull’indice del dollaro con scadenza a dicembre, le coppie EUR/USD e GDP/USD e l’oro. A sostenere il mercato del petrolio greggio hanno anche contribuito le azioni di copertura short.

Negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito il calendario di questa settimana sarà piuttosto leggero; sono attese le dichiarazioni di diversi membri della Fed, fra i quali il presidente Janet Yellen. Gli occhi sono però puntati sul rapporto sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, in uscita venerdì; è la stessa Fed a tenerlo in forte considerazione, per verificare se nel corso di questa fase di espansione economica il consumatore americano sta aumentando gli acquisti.

I trader della sterlina britannica attendono il rapporto sull’occupazione per il mese di settembre in uscita l’11 novembre, quello sul settore edile del 13 novembre e quello sulle vendite BRC same-store del 10 novembre.

La settimana comincerà con le riunioni dell’eurogruppo e dell’ECOFIN previste per lunedì e martedì. Mercoledì e giovedì sarà il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi a muovere i mercati, qualora decidesse di fare chiarezza sul piano di espansione ed estensione della BCE per un valore di 1100 miliardi di euro. Il GCP flash sull’euro zona in uscita il 16 novembre potrebbe provocare un aumento di volatilità; i trader prevedono un incremento dello 0,4%.

Su Comex i future sull’oro sono in condizioni di ipervenduto tecnico e probabilmente si muoveranno in base all’andamento del dollaro USA che è anch’esso in ipervenduto tecnico.

Il calo del dollaro ha anche contribuito a sostenere i future sul petrolio greggio con scadenza a dicembre, che rimangono però all’interno della recente gamma di oscillazione. Persistono peraltro i timori rispetto all’eccesso di offerta, ma il mercato potrebbe rimanere all’interno della recente gamma di oscillazione fino alla riunione dell’Opec prevista per il 4 dicembre.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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