In attesa dell’aumento dei tassi di interesse, l’attenzione si sposta sui tempi della prossima decisione

In vista dell’annuncio di politica monetaria della Fed atteso per le 14.00 orario ET, i mercati di valuta estera e commodity si muovono su terreno misto. I trader ritengono che la Fed per la prima volta dopo nove anni aumenterà i tassi di interesse, ma hanno già rivolto l’attenzione ai tempi di attesa per la prossima decisione. Stando all’attività sul mercato dei Fed Fund, l’incremento successivo si verificherà probabilmente nel giugno 2016.

Mercoledì il dollaro USA si è mosso in prossimità del massimo settimanale, premendo su euro e sterlina britannica. In vista dell’annuncio della Fed, l’azione di prezzo è stata limitata.

Per quanto riguarda i dati che interessano la coppia EUR/USD, segnaliamo l’indice PMI flash del settore manifatturiero nell’euro zona che si attesta 53,1, sopra il 52,8 previsto dai trader. Anche il PMI flash del manifatturiero in Germania e Francia supera le aspettative, mentre l’indice dei prezzi al consumo definitivo per l’eurozona si attesta allo 0,2% contro stime ferme allo 0,1%.

Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione è sceso al 5,2%, contro il 5,3% previsto dagli investitori. La variazione nel conteggio dei richieste di disoccupazione aumenta di 3900 unità, contro le 900 previste, mentre il salario medio aumenta solamente del 2,4%, contro stime per un +2,5%.

I future sul petrolio greggio con scadenza a febbraio lasciano sul terreno il 3% in seguito alla pubblicazione del rapporto dell’agenzia d’informazione sull’energia USA, che indica un incremento settimanale pari a 4,8 milioni di barili (contro una flessione pari a 1,4 milioni di barili previsto dai trader). A inizio sessione il mercato ha trovato supporto in una possibile modifica legislativa che potrebbe permettere l’esportazione di petrolio greggio dagli Stati Uniti.

Su Comex i future sul petrolio sull’oro con scadenza a febbraio guadagnano oltre l’1% alla luce di un annuncio della Fed che potrebbe indicare un percorso graduale verso una stretta monetaria futura. I dati principali forniti dalla Fed dovrebbero avere un effetto ribassista, ma gli investitori hanno già interamente scontato sul prezzo di mercato l’atteso aumento dei tassi. I trader prevedono che, prima di procedere con il successivo aumento dei tassi, la Fed attenderà diverse sessioni: stanno perciò aggiustando le proprie posizioni alla luce di quanto appena detto.