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Il Super Giovedì Riporta l’Attenzione sulla Sterlina

Da:
Bob Mason
Pubblicato: May 11, 2017, 14:54 UTC

E’ stata una settimana di calma, tuttavia alla fine il calendario economico offrirà qualcosa su cui gettarsi a capofitto, nel corso di questa giornata che

Il Super Giovedì Riporta l’Attenzione sulla Sterlina

E’ stata una settimana di calma, tuttavia alla fine il calendario economico offrirà qualcosa su cui gettarsi a capofitto, nel corso di questa giornata che viene scherzosamente definita come Super Giovedì.

Ultimamente, abbiamo assistito ai rimbalzi della sterlina, con il rally recente che è stato attribuito alle improvvise Elezioni Generali convocate dal partito dei conservatori, nonostante avessero assicurato che non sarebbero state convocate elezioni; la strategia è chiara, assumere un controllo maggiore mentre i partiti all’opposizione si agitano al vento.

La Brexit e il modo in cui il governo britannico condurrà i negoziati nel corso dei prossimi due anni almeno, avranno un’influenza reale sulla direzione che prenderà la sterlina, tuttavia, per il momento l’attenzione resta puntata sulle previsioni della Banca d’Inghilterra in merito all’economia, all’inflazione e alla politica monetaria.

Prima che il Monetary Policy Committee (MPC) renda noto il proprio resoconto sulle direttive di politica monetaria, dopo l’incontro tenuto, che coincide con la comunicazione del resoconto sul tasso d’inflazione trimestrale da parte della Banca d’Inghilterra, i mercati avranno un’indicazione delle prospettive economiche della Gran Bretagna per il secondo trimestre attraverso i dati industriali, manifatturieri e quelli relativi al commercio che saranno resi noti questa mattina.

I dati dell’indice PMI del settore privato, riferiti al mese di aprile, che sono stati resi noti la scorsa settimana, hanno mostrato una ripresa inaspettata dell’attività dei tre settori presi in considerazione e, in modo ancora più significativo, dei dati riferiti al settore dei servizi; abbiamo visto che la Banca d’Inghilterra ha preso in seria considerazione i dati del PMI e la decisione di un allentamento delle politiche dello scorso agosto è stata alimentata da un reale deterioramento dell’attività nel settore privato.

Kristin Forbes è arrivata persino a dissentire nell’ultimo incontro del MPC, con gli altri membri che sono apparsi poco convinti della posizione neutrale della Banca nelle scelte di politica monetaria, mentre la maggioranza dei membri non dissenzienti hanno notato che sarebbe stato necessario un lieve rialzo dell’inflazione oppure delle prospettive di crescita economica per dover operare una stretta di politica monetaria.

La crescita economica del primo trimestre certamente non ha rispettato i requisiti della maggioranza, tuttavia, i dati monitorati relativi all’indice PMI di aprile per il settore privato e le vendite al dettaglio potrebbero confondere le idee, l’unica questione che resta da vedere è se la Forbes rimarrà l’unica a dissentire o troverà il sostegno degli altri otto che hanno tirato la fune il mese scorso.

Ci sono previsioni che il deficit commerciale possa ridursi, essendo la sterlina più debole, mentre la produzione manifatturiera, che è il dato più significativo che contribuisce al PIL, viene previsto in calo a marzo, per il terzo mese consecutivo. Mentre i dati migliori rispetto alle attese saranno un segnale positivo, il componente chiave dell’economia rimane il dato sull’attività del settore dei servizi, che giustifica le preoccupazioni della Banca d’Inghilterra sulle condizioni del mercato del lavoro e la crescita delle buste paga, sebbene il più recente dato del PMI, riguardante il settore dei servizi, ha visto il punto di rialzo più veloce dal dicembre dello scorso anno, suggerendo che le cose non sono poi così negative nonostante il dato debole delle vendite al dettaglio del primo trimestre.

Le incertezze, in attesa delle decisioni odierne del MPC, aggiungeranno volatilità alla sterlina e gli effetti dei dati che saranno pubblicati, probabilmente avranno un effetto in sordina, fatta salva una reale deviazione rispetto alle previsioni, mentre la sterlina romperà attraverso il livello degli 1,30$ se alla Forbes si dovessero aggiungere gli altri membri del Monetary Policy Committee, favorendo così una decisione contraria rispetto all’allentamento monetario dello scorso agosto.

Mentre scriviamo, la sterlina è in ribasso dello 0,01%, agli 1,29372$, e la direzione fino alla chiusura che ruoterà intorno al conteggio dei voti, alla relazione sull’incontro di politica monetaria e a quella relativa all’inflazione. La Banca Centrale europea continua a ritrarsi dal compiere un cambiamento di politica monetaria e la Banca d’Inghilterra farà lo stesso, sebbene ci siano già state sorprese e cambiamenti reali delle previsioni…

I dati economici previsti nel resto del mondo sono di poco rilievo, l’unica notizia dall’eurozona prevede la pubblicazione del bollettino economico della Banca Centrale europea. Draghi ha continuato a riflettere il più ottimista sentimento della BCE nei confronti dell’economia dell’eurozona, pertanto prevediamo che il bollettino risulti positivo per l’euro, mentre il tasso d’inflazione auspicato è previsto che resterà al di sotto delle aspettative della BCE, giustificando così la posizione neutrale in politica monetaria, che limiterà ogni reale rialzo dell’euro.

In merito alla sterlina, ci saranno i dati settimanali sulle richieste di sussidio alla disoccupazione, insieme ai dati riferiti all’indice sui prezzi alla produzione, che sono previsti in rialzo per il mese di aprile, positivi per il dollaro, sebbene ci sia sempre qualche notizia dallo Studio Ovale che contribuirà alla direzione del biglietto verde, questa settimana abbiamo avuto l’estromissione del direttore Comey dall’FBI.

Nel momento in cui scriviamo, l’indice del dollaro a pronti è in ribasso dello 0,15%, a 99,521, ogni rialzo dipenderà ampiamente dai dati che saranno resi noti oggi e dai commenti che usciranno dallo Studio Ovale, con il dollaro che probabilmente troverà il suo passo nel corso delle sessioni europee e statunitensi, mentre è improbabile che l’euro possa tornare verso il livello degli 1,09$ senza alcun dato previsto o un impegno da parte della BCE che possa permettere un rialzo effettivo.

 

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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