Gli indici azionari statunitensi hanno chiuso la sessione del mercoledì lievemente in rialzo, proseguendo con l’incedere altalenante che ne ha
Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Russel 2000 si mantengono in prossimità dei loro massimi di tutti i tempi, anche se l’azione dei prezzi lascia pensare che gli investitori stanno aspettando qualche notizia economica particolare o persino la riunione Fed della prossima settimana prima di intervenire risolutamente.
Il Nasdaq è rimasto a 15 punti dal suo massimo storico, chiudendo a 5048,62. Il Dow Jones Industrial Average si mantiene al di sopra di quota 18mila, dopo esser cresciuto di 100 punti negli ultimi 40 minuti prima della chiusura. Lo S&P 500 viaggia invece a 15 punti di distanza dal suo massimo giornaliero di tutti i tempi.
Ieri l’attenzione dei trader era tutta per i dati del settore immobiliare. Secondo la Mortgage Bankers Association, durante la settimana conclusasi il 17 aprile le richieste di mutui sono cresciute complessivamente del 2,3% su base settimanale (dato destagionalizzato).
A marzo le vendite di abitazioni esistenti hanno battuto ogni previsione, lievitando a quota 5,19 milioni. Le attese erano per un incremento di poco più di 5 milioni.
Ieri le coperture conte hanno supportato l’ascesa del cross GBP/USD, segno che forse sta iniziando a scemare l’incertezza per l’esito delle prossime elezioni generali britanniche. La Banca d’Inghilterra ha frattanto pubblicato i verbali sull’ultima riunione di politica monetaria, evidenziando un voto all’unanimità da parte dei suoi membri per lasciare invariati al minimo storico i tassi d’interesse. I verbali della riunione del Comitato di politica monetaria hanno inoltre mostrato come le autorità dell’istituto abbiano votato compatti la prosecuzione degli attuali stimoli monetari all’economia.
Il cross EUR/USD ha beneficiato anch’esso delle vendite allo scoperto e dell’assenza di novità sul negoziato fra la Grecia e i membri dell’Eurogruppo. In Italia le vendite al dettaglio sono calate dello 0,2% contro un’attesa del +0,1%. La fiducia dei consumatori di Eurolandia è frattanto scesa di 5 punti contro una stime di -3.
Per quanto riguarda le notizie che interessano il dollaro neozelandese, il rapporto Visitor Arrivals ha evidenziato un calo pari al -3,6%. Il dollaro australiano si è mosso piatto subito dopo la pubblicazione del rapporto trimestrale Nab di fiducia delle aziende, che si attesta allo zero. Lo scorso mese, il dato si attestava a quota 2.
La lettura flash dell’indice PMI manifatturiero nipponico si attesta al 49,7, al di sotto delle previsioni di un 50,8. Valori al di sotto della soglia dei 50 indicano una contrazione dell’attività.
La lettura flash dell’indice PMI manifatturiero curata da Hsbc è invece a quota 49,2, appena al di sotto delle previsioni (49,5).