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Il Petrolio Greggio Tocca il Minimo degli Ultimi Quattro Mesi Pagando i Timori riguardo Domanda e Offerta

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Aug 3, 2015, 23:26 UTC

Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a settembre si muovono in ribasso. Il mercato ha fatto segnare un nuovo minimo degli ultimi quattro

Il Petrolio Greggio Tocca il Minimo degli Ultimi Quattro Mesi Pagando i Timori riguardo Domanda e Offerta

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Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a settembre si muovono in ribasso. Il mercato ha fatto segnare un nuovo minimo degli ultimi quattro mesi, reagendo a un altro aumento nel numero di piattaforme operative negli Usa e a un rapporto deludente sul settore manifatturiero in Cina. L’aumento del numero di piattaforme petrolifere significa probabilmente che l’eccesso di offerta nel breve termine é destinato ad aumentare, mentre i dati dalla Cina potrebbero preannunciare un calo della domanda.
Stando ai dati pubblicati lunedì da Baker Hughes, la scorsa settimana il numero delle piattaforme petrolifere attive negli Stati Uniti sarebbe aumentato di cinque unità, raggiungendo quota 664. Questa notizia annulla gli effetti positivi derivanti dai segnali che indicavano il raggiungimento del picco di produzione del paese. Inoltre, nel fine settimana le dichiarazioni del Primo Ministro iraniano, secondo il quale il paese potrebbe aumentare la produzione di petrolio già una settimana dopo il ritiro delle sanzioni internazionali, hanno esacerbato i timori relativi all’eccesso di offerta. I dati provenienti dalla Cina hanno invece pesato dal lato della domanda. L’indice PMI Caixin il settore manifatturiero scende al minimo degli ultimi due anni nel mese di luglio toccando quota 47,8, sensibilmente di sotto dei 49,4 registrato il mese di giugno. Un rallentamento del settore manifatturiero probabilmente porterà a un calo della domanda di petrolio da parte della Cina.
Il rafforzamento del dollaro USA ha contribuito a spingere il ribasso i prezzi dei future sull’oro con scadenza a dicembre. Il dollaro è stato sostenuto da coloro che auspicano un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed nel mese di settembre. Secondo il presidente della Federal Reserve di San Louis James Bullard, ci sarebbero le condizioni per aumentare i tassi di interesse già a partire dalla riunione che si terrà il 16 e 17 settembre.
Lunedì, in una giornata caratterizzata da un basso volume di scambi, la coppia EUR/USD é stata messa sotto pressione dal crollo dei mercati azionari in Grecia, che riaprivano dopo cinque settimane di chiusura. All’apertura il mercato ha perso il 20%, registrando vendite particolarmente voluminose nel settore bancario. Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, segnaliamo il PMI del settore manifatturiero in Spagna che scende a 53,6, contro il 54,2 previsto dai trader.
La coppia GBP/USD si muove in ribasso spinta da un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Fed nel mese di settembre. A ciò si aggiunge un indice PMI Markit/CIPS che nel mese di luglio sale a 51,9, dopo aver toccato nel mese di giugno il minimo degli ultimi 26 mesi a quota 51,4. Il valore rimane comunque al di sotto dell’incremento medio registrato a partire dall’aprile 2013. Stando ai recenti annunci da parte dei membri della banca di Inghilterra, la BoE e la Fed potrebbero presto aumentare i tassi di interesse. Questo potrebbe favorire un aumento della volatilità almeno fino alla fine dell’anno. La riunione mensile di giovedì 6 agosto potrebbe provocare un aumento di volatilità nel fine settimana, se alcuni membri dovessero decidere di votare a favore di un aumento dei tassi.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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