I future sul petrolio greggio con scadenza a giugno martedì guadagnano terreno in previsione di un calo della produzione di petrolio negli USA,
I future sul petrolio greggio con scadenza a giugno martedì guadagnano terreno in previsione di un calo della produzione di petrolio negli USA, responsabile dell’eccesso di offerta a livello globale. Una riduzione segnalata dal rapporto settimanale non è certo sufficiente a compensare l’enorme eccesso di offerta, ma potrebbe incoraggiare ulteriori azioni di copertura short.
Su Comex martedì i future sull’oro con scadenza a giugno si muovono in ribasso, riuscendo però in gran parte a recuperare le perdite di inizio sessione. Poco prima della pubblicazione del rapporto sulle vendite a dettaglio negli USA, i future sull’oro perdono oltre 15,80$ e si attestano a 1183,50$, ma quando il rapporto indica dei risultati inferiori alle aspettative le azioni di copertura short contribuiscono a spingere il mercato di nuovo a quota 1194,10$.
Il rimbalzo suggerisce che l’oro potrebbe aver esaurito i venditori oppure aver trovato supporto; la maggior parte dei trader crede comunque che eventuali rally sarebbero comunque di breve durata a causa delle imponenti posizioni short stabilite dai fondi di commodity, che non copriranno se non sopra quota 1225$.
Martedì le coppie EUR/USD e GBP/USD tentano un rally in scia a un rapporto sulle vendite al dettaglio negli USA al di sotto delle aspettative. Stando ai dati diffusi dal Dipartimento del Commercio, le vendite al dettaglio sarebbero aumentate dello 0,9%, contro un incremento previsto dagli economisti superiore all’1%.
I movimenti di euro e sterlina britannica sono stati provocati da azioni di copertura short e da aggiustamenti di posizione, ma non sono bastati a invertire il trend nonostante il fatto che questa sia già la seconda volta consecutiva che i rapporti economici più importanti sono al di sotto delle aspettative.
Entrambe le valute potrebbero continuare a guadagnare terreno contro il dollaro qualora i trader crederanno che i dati siano abbastanza deboli da portare a escludere un aumento dei tassi il mese di giugno. In ogni caso gli incrementi saranno probabilmente limitati a causa delle divergenze fra la politica monetaria della Fed e quella della Banca Centrale Europea e della Banca di Inghilterra. Inoltre, il clima di incertezza riguardo le imminenti elezioni del mese di marzo in GB potrebbero mettere un freno a eventuali rally.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, il Dipartimento del Lavoro Usa ha dichiarato che lo scorso mese l’indice dei prezzi alla produzione per la domanda finale è aumentato dello 0,2%. Il rapporto indica anche che negli ultimi 12 mesi i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,8%, la contrazione su base annua più importante dal 2009.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.