Il petrolio greggio rimbalza in vista di un possibile accordo sulla produzione tra paesi Opec e non-Opec

Martedì i future sul WTI con scadenza a marzo superano di nuovo la soglia dei $ 31 il barile in vista di un possibile accordo per ridurre l’offerta fa paesi produttori Opec e non; la strada da percorrere sembra però ancora lunga.

Il ministro del petrolio iracheno ha affermato di vedere degli spazi per un possibile accordo fra paesi Opec e non, ma il Kuwait ha minimizzando la necessità di una riunione di emergenza dell’OPEC prevedendo prezzi bassi anche nel 2016.

A limitare i guadagni martedì i timori dal lato della domanda. Secondo un rapporto, nel 2015 il volume annuale dei trasporti ferroviari in Cina sarebbe sceso dell’11,9%, contro una contrazione del 3,9% registrata nel 2014. Il dato al di sotto delle aspettative fa temere una possibile contrazione economica.

A frenare il mercato anche i rapporti di questa settimana sul settore petrolifero, che si prevede indicheranno un ulteriore incremento di scorte negli Stati Uniti. Il rapporto dell’Istituto Americano per il Petrolio è atteso martedì in tarda giornata mentre quello dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA sarà pubblicato mercoledì.

Martedì su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile si muovono in rialzo, condizionati dalle oscillazioni sui due versanti del petrolio greggio e degli indici azionari. Nonostante il rimbalzo di azioni e petrolio, l’oro rimane forte in vista della riunione della Federal Reserve che si terrà mercoledì. Alcuni trader ritengono quella Fed potrebbe rivedere le proprie valutazioni sull’economia e prevedono un tono maggiormente accomodante rispetto al numero di incrementi del tasso di interesse da effettuarsi nel corso del 2016.

La coppia EUR/USD si muove perlopiù un ribasso, riflettendo l’andamento degli indici azionari. I fondamentali di lungo termine sono ribassisti, ma la Banca centrale europea a preannunciato l’arrivo di misure di stimolo già nel mese di marzo. Essendo l’euro una valuta di finanziamento, nel breve termine la coppia forex dovrebbe subire maggiormente l’influenza delle oscillazioni degli indici azionari.

Martedì la coppia GBP/USD si muove in rialzo: gli investitori hanno continuato a reagire all’inversione tecnica della scorsa settimana. Prima di oggi ha anche contribuito ad alimentare un rally di rimbalzo l’inversione di tendenza del greggio. Gli investitori sembrano anche reagire positivamente alla notizia che l’attuale Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney sembra intenzionato a mantenere l’incarico per l’intero mandato di otto anni.

In una testimonianza di fronte ai legislatori tenutasi martedì a Londra, Carney ha definito un “grande onore” il suo attuale incarico sostenendo che “molto ancora deve essere fatto” dalla banca centrale.

Il volume di scambi Forex è sceso in vista dell’annuncio della Fed di mercoledì. Tuttavia, sono stati pubblicati un paio di rapporti economici. Negli Stati Uniti l’HPI è aumentato dello 0,5%, sopra la dello 0,4%, in linea con la lettura del mese scorso. Questa relazione riflette la variazione del prezzo di acquisto di case con mutui garantiti da Fannie Mae e Freddie Mac.

L’HPI S&P/CS Composite-20 si attesta al 5,8%, sopra la stima del 5,7% e meglio della lettura del 5,5% del mese scorso. Il PMI Flash del Terziario si ferma a 53,7, contro un 53,9. Il rapporto sulla fiducia dei consumatori del Conference Board si attesta a 98,1, superiore alla stima e alla lettura precedente.

Domani a inizio sessione sarà divulgato il rapporto settimanale sul WTI, seguito dalle ultime dichiarazioni di politica monetaria da parte della Fed.