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Il Mercato dell’Oro Rimbalza Dopo l’Annuncio della Fed

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jun 18, 2015, 16:10 GMT+00:00

Al momento del rilascio dell'annuncio ufficiale delle Fed, seguito dalla conferenza stampa di Janet Yellen, i mercati auriferi erano chiusi; l’oro aveva

Il Mercato dell’Oro Rimbalza Dopo l’Annuncio della Fed

Il Mercato dell'Oro Rimbalza Dopo l'Annuncio della Fed
Al momento del rilascio dell’annuncio ufficiale delle Fed, seguito dalla conferenza stampa di Janet Yellen, i mercati auriferi erano chiusi; l’oro aveva appena tentato una discesa al di sotto dei 1175$ senza riuscirvi. Questa mattina invece guadagna 9,80$ raggiungendo quota 1186,60$; nel corso della seduta telematica il mercato ha reagito immediatamente all’annuncio muovendosi in netto rialzo. L’argento guadagna 183 punti raggiungendo quota 16,13$ mentre il platino rimane invariato a 1082,15$.
Mercoledì, con gli investitori in attesa dell’annuncio della Federal Reserve (sperando in eventuali indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi USA), i prezzi si sono mossi in ribasso. Martedì il Primo Ministro Alexis Tsipras ha accusato i creditori della Grecia di voler umiliare i greci con ulteriori tagli, senza farsi intimidire all’ipotesi sempre più spesso ventilata di una fuoriuscita del paese dall’euro.

L’indice del dollaro USA ieri ha perso lo 0,8% dopo che la Federal Reserve ha affermato che procederà ad un momento di tassi solamente nel momento in cui l’economia potrà permetterselo, vale a dire entro la fine di quest’anno. La Fed ha anche rivisto al ribasso la crescita economica per il 2015, scoraggiando gli investitori e spingendo in ribasso la valuta. La Federal Reserve ha aggiunto che l’economia USA è probabilmente abbastanza forte da poter sostenere un aumento dei tassi entro la fine del 2015, provocando ulteriori ribassi sul dollaro.

Stando alle nuove proiezioni rilasciate dalle autorità della banca centrale, l’economia USA, dopo un primo trimestre su terreno negativo, si appresterebbe ora a registrare una crescita annua compresa tra 1,8% e il 2%.

Ieri i metalli di base sul LME hanno fatto segnare prestazioni miste in un clima di incertezza su un eventuale accordo dell’ultim’ora fra Atene e i suoi creditori, tale da scongiurare la bancarotta. Il rame mercoledì ha perso lo 0,1%, spinto in ribasso dai timori che la crisi del debito greco possa incidere negativamente sulla domanda di metalli industriali dall’Europa. La Banca Centrale Greca teme che il paese possa andare incontro a una bancarotta “dolorosa”, con la fuoriuscita dall’eurozona e un’impennata dell’inflazione. Inoltre, secondo la Federal Reserve la ripresa dell’economia porrebbe le condizioni necessarie per l’aumento dei tassi nel corso di questo anno, andando esercitare una pressione sui prezzi. Il rame nel corso della sessione mattutina guadagna 18 punti attestandosi a 2,634. I trader potrebbero aspettarsi un ribasso a causa del clima di nervosismo legato alla riunione dell’eurogruppo di oggi, un appuntamento nel quale si potrebbero decidere le sorti della Grecia e dell’eurozona. Inoltre, sono attesi importantissimi dati sull’occupazione e sul settore manifatturiero USA.

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