Pubblicita'
Pubblicita'

Il Mercato Aurifero Esibisce Un Nuovo Ciclo Di Trading

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Nov 13, 2015, 18:40 UTC

Nel corso della settimana tutti i metalli preziosi si muovono in rialzo nella sessione asiatica restituendo i guadagni a fine giornata. questa mattina il

Il Mercato Aurifero Esibisce Un Nuovo Ciclo Di Trading

Il Mercato Aurifero Esibisce Un Nuovo Ciclo Di Trading
Il Mercato Aurifero Esibisce Un Nuovo Ciclo Di Trading
Nel corso della settimana tutti i metalli preziosi si muovono in rialzo nella sessione asiatica restituendo i guadagni a fine giornata. questa mattina il mercato aurifero guadagna poco meno di 2$ per attestarsi su quota 1.082,70$. L’argento si muove in ribasso avvicinandosi alla regione dei 14,25$ in prossimità dei minimi mensili mentre il platino posta un calo di 2,80$ raggiungendo la regione degli 875,95$ notevolmente al di sotto dei massimi postati lo scorso mese a 1015$.  I metalli del gruppo del platino (PGM) hanno anche spinto l’oro in ribasso. Giovedì il platino posta i minimi degli ultimi sette anni a 867,50$, registrando il più grande calo settimanale  degli ultimi quattro anni. Il palladio registra una perdita di quasi il 13% riportando il più grande calo settimanale dal 2011.

Secondo James Steel, analista di HSBC, “Mentre la domanda fisica di PMG proveniente dalle fonti industriali sembra piuttosto stabile, gli investitori iniziano a ritirarsi dal mercato, pertanto, non vediamo nessun segno che possa suggerire un equilibrio della produzione, un rally settoriale dei prezzi delle materie prime, o prova tangibile che in grado di supportare un eventuale taglio della produzione”. In un simile scenario, l’oro potrebbe muoversi ulteriormente in ribasso”. Le partecipazioni del platino sugli ETF si attestano in prossimità dei minimi degli ultimi due anni, mentre il patrimonio dei fondi di palladio si attesta al livello più basso dall’aprile del 2014

Il mercato aurifero sembra essere proiettato verso il suo terzo calo annuale poiché gli investitori ritengono che nella riunione del prossimo mese assisteremo al primo innalzamento dei tassi di interesse dal 2006 Fed. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come William C. Dudley, presidente della Federal Reserve di New York abbia dichiarato che le condizioni per tale innalzamento siano piuttosto soddisfacenti. I dati mostrano una possibilità del 66% di assistere ad un innalzamento nel mese di dicembre. Mercoledì, le partecipazioni sui fondi di investimento garantiti in oro si attestano in prossimità dei minimi dal 2009.

Giovedì le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, scendono a 661.94 tonnellate, i minimi dal 2008. Le partecipazioni in tutti i fondi di investimento garantiti in oro si attestano in prossimità dei minimi dal 2010.

I deflussi potrebbero aggiungere una pressione ribassista sui prezzi già colpiti dall’ascesa del dollaro statunitense. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come il lingotto abbia recentemente subito le pressioni di un possibile innalzamento dei tassi di interesse statunitensi nel mese di dicembre, possibilità insorta a seguito dei forti numeri mostrati dal rapporto sui posti di lavoro rilasciato all’inizio del mese.

Giovedì funzionari della Federal Reserve hanno mostrato come la possibilità di attendere troppo tempo per avviare l’innalzamento dei tassi di interesse abbia ormai bilanciato dalla possibilità di intraprendere una simile mossa in tempi troppo brevi di fronte ai sette anni di tassi vicino allo zero.

Molti investitori ed esperti dei mercati finanziari ritengono che l’innalzamento dei tassi di interesse possa appesantire il prezzo dell’oro. Tuttavia, la storia funge da maestra, pertanto, gli speculatori potrebbero aspettarsi un rincaro dei prezzi dell’oro congiuntamente all’innalzamento dei tassi di interesse, proprio come avvenne nel 1970, quando in un solo decennio il metallo giallo passò dai 35$ l’oncia agli oltre 850$ l’oncia nel 1980.

L’ultima volta che la Federal Reserve ha innalzato i tassi di interesse é stato tra il 2004 e il 2006. Mentre i tassi di interesse Fed hanno registrato una crescita dall’1% al 5,25%, infatti, i prezzi del mercato aurifero si sono mossi in rialzo passando da livelli inferiori a 400$ l’oncia ad oltre i 700$ l’oncia!

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'