Il Kiwi è sprofondato al minimo degli ultimi 5 anni dopo la pubblicazione del dato sul manifatturiero cinese, con l’indice PMI curato da Hsbc nuovamente
Il dollaro australiano si è mosso in ribasso assieme al Kiwi, cedendo 25 punti fino a quota 0,7701$ mentre andava rafforzandosi il dollaro Usa dopo la pubblicazione del dato sulle vendite di abitazioni di ieri. Stamattina il biglietto verde viaggia in rialzo di 51 punti fino a quota 95,03. La mossa sembra anticipare il rialzo nei rendimenti dei titoli di Stato a stelle e strisce che hanno risentito della possibilità di assistere a una stance più restrittiva da parte delle autorità monetaria americane. Il miglioramento – sia pur marginale – delle attese di rialzo dei tassi d’interesse Usa potrebbe esser dipeso anche dal dato migliore alle previsioni relativo alle vendite di abitazioni esistenti. A maggio le compravendite sono state pari a 5,35 milioni di abitazioni, il miglior risultato dal novembre 2009.
Il dollaro Usa si è intanto apprezzato nei confronti dello yen, reputato come un bene rifugio relativamente sicuro, mentre inizia a diminuire l’avversione al rischio degli investitori dopo che la Grecia e i leader dell’Eurozona sembrano essere più vicini al raggiungimento di un’intesa sul salvataggio di Atene. Dopo il summit d’emergenza di ieri a Bruxelles in cui diversi partner europei hanno commentato positivamente le ultime proposte di accordo del governo ellenico, il presidente della Commissione Ue Juncker si è detto convinto che questa settimana sarà siglato il piano di salvataggio definitivo della Grecia.
Nel corso della sessione asiatica, l’euro è negoziato in ribasso di 75 punti a 1,1265 dopo che i trader sembrano averne abbastanza di dover seguire le evoluzioni della crisi greca. Il governo di Atene sostiene che l’accordo è ormai a un passo mentre i membri dell’Eurozona ritengono di doversi prendere altro tempo per rivedere la proposta della Grecia. Oggi l’euro si è così deprezzato anche per via delle speculazioni sul fatto che la Repubblica ellenica riuscirà a concludere un accordo ed evitare il default sul debito. Ieri, alla Borsa di Tokyo, l’euro era negoziato a 1,1265$ e 139,95 yen; viceversa, alla Borsa di New York, era negoziato a 1,1340$ e 139,92 yen. Nel corso della sessione statunitense, il dollaro è cresciuto a 123,70 yen da quota 123,38.
L’ottimismo sul destino della Grecia ha dato inoltre il là al rally dei mercati azionari, con l’indice di riferimento di Tokyo Nikkei in rialzo dell’1,46% a metà mattina: si tratta del massimo di metà giornata degli ultimi 15 anni e oltre. La Grecia ha presentato una serie di proposte di riforme economiche per ottenere l’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro nell’ambito del programma di aiuti internazionale.