Il greggio s’impenna in rialzo del 2 per cento per un inatteso calo delle scorte

I future di giugno del greggio si sono impennati con un deciso rialzo dopo che il governo USA ha riportato un inatteso calo delle scorte di greggio. Secondo l’Energy Information Administration, le scorte di greggio commerciale statunitensi sono calate di 3.4 milioni di barili a 540 milioni di barili nella settimana terminata il 6 maggio.

Martedì il gruppo industriale American Petroleum Institute (API) ha dichiarato che le scorte di greggio USA erano aumentate di 3.45 milioni di barili a 543.1 milioni di barili durante la settimana terminata il 6 maggio, abbastanza per rispondere alla domanda di greggio mondiale per almeno una settimana.

Anche le scorte di benzina sono calate di 1.2 milioni di barili, e le scorte di combustibile distillato sono scese di 1.6 milioni di barili.

Poco dopo le notizie date dall’EIA, i future dell’International Brent Crude Oil erano scambiati a $46.50 per barile, in rialzo di 98 centesimi dalle loro ultime quotazioni. I future del greggio U.S. West Texas Intermediate (WTI) hanno guadagnato 70 centesimi a $45.36 per barile.

All’inizio della sessione di mercoledì, il greggio era sotto pressione dato che le preoccupazioni sull’interruzione delle forniture in Nigeria erano compensate dalla ripresa della produzione di sabbie bituminose in Canada e dai segnali delle scorte USA più elevate dopo il rilascio del rapporto dell’API di martedì.

I future Comex Gold di giugno hanno rimbalzato dopo sei giorni di sell-off, dato che il dollaro è andato al ribasso e le azioni statunitensi si sono indebolite, riaccendendo la domanda per il metallo prezioso. L’oro spot è aumentato dello 0.66 per cento a $1274.71 l’oncia, mentre i future dell’oro degli Stati Uniti hanno guadagnato 0.97 centesimi a $1277.10 l’oncia.

La coppia USD/JPY si è indebolita di più di mezzo punto percentuale, e la coppia EUR/USD ha guadagnato circa un quarto di centesimo, mettendo fine alla recente serie di successi del dollaro. Mercoledì i future dell’Index US Dollar di giugno si sono calmati dopo sei giorni consecutivi di guadagni. Il movimento è stato alimentato da un calo dei mercati azionari statunitensi che ha portato ad alcune prese di profitto, e incoraggiato gli investitori a mettere i loro profitti nella tradizionale sicurezza dello Yen giapponese.

L’USD/CAD ha rotto dopo il rapporto rialzista dell’EIA del greggio, portando la coppia Forex a 1.2883, in calo di 0.0035 o -0.27%. L’AUD/USD ha recuperato dopo l’iniziale debolezza per chiudere a 0.7375, in crescita dello 0,0036 o + 0.05%. Le azioni di copertura corta dovute alle condizioni tecniche di ipervenduto hanno contribuito a rafforzare il dollaro australiano nei confronti del dollaro statunitense. La coppia NZD/USD è salito di 0.0010 o + 0.15% , dato che la banca centrale ha ammesso la possibilità di prendere iniziative contro un mercato immobiliare in aumento. Questo ha creato incertezza sul fatto che la Reserve Bank della Nuova Zelanda abbasserà o meno i tassi di interesse nella prossima riunione di politica monetaria.

Mercoledì gli indici azionari statunitensi erano per lo più in ribasso, gravati dai guadagni deludenti e dall’improvviso aumento del greggio. Il mercato valutario del Dow Jones Industrial Average ha perso più di 100 punti, con Walt Disney che ha contribuito maggiormente al suo ribasso. Anche i cali di Wal-Mart, Home Depot e Nike hanno pesato sull’indice. I titoli dei beni voluttuari sono scesi di più dell’1 per cento, guidando l’Index decliners di S&P 500, mentre il settore tecnologico guidava gli advancers.
Il CBOE Volatility Index (VIX), diffusamente considerato il miglior indicatore dei timori del mercato, era scambiato vicino a 13.9.