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Il greggio si muove in ribasso, spinto da un aumento delle scorte superiore alle apsettative

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Aug 31, 2016, 20:08 UTC

// Nella giornata di mercoledì, il greggio si è nuovamente mosso in ribasso a seguito della pubblicazione di un rapporto del governo degli Stati Uniti,

Il greggio si muove in ribasso, spinto da un aumento delle scorte superiore alle apsettative

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Nella giornata di mercoledì, il greggio si è nuovamente mosso in ribasso a seguito della pubblicazione di un rapporto del governo degli Stati Uniti, che ha registrato un aumento delle scorte superiore alle aspettative. Nelle prime ore della sessione, il mercato petrolifero aveva subito la pressione dell’apprezzamento del dollaro e dei dati pubblicati dall’American Petroleum Intitute nella tarda giornata di martedì, che mostravano un elevato livello di scorte.

I dati dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) per la settimana conclusasi il 26 agosto hanno rilevato un incremento delle scorte pari a 2,3 milioni di barili, per un totale di 525,9 milioni di barili. Gli esperti attendevano un amento di poco superiore ai 900000 barili.

Secondo gli analisti, la responsabilità di questo aumento delle scorte di greggio superiore alle previsioni va attribuita alle raffinerie, che hanno prodotto meno benzina. L’Eia ha annunciato che, nella scorsa settimana, la produzione è diminuita a 9,51 milioni di barili al giorno. Durante la settimana precedente, la cifra ammontava a 9,66 milioni di barili al giorno.

Le massicce vendite di greggio sono state incoraggiate anche dalla notizia secondo cui le scorte di benzina sono diminuite i 691000 barili. Gli analisti attendevano una riduzione pari a 1,2 milioni di barili.

Un ulteriore fattore di ribasso è stato rappresentato dall’incremento delle scorte di distillati, aumentate di 1,5 milioni di barili, mentre si prevedeva una loro diminuzione di 157000 barili.

Nella giornata di mercoledì, il dollaro si è mosso in rialzo su gran parte delle altre valute a seguito della pubblicazione dei dati sull’occupazione di agosto, risultati lievemente migliori delle aspettative. Tuttavia, il rialzo del dollaro è stato frenato dai dati sul settore manifatturiero, meno positivi del previsto.

L’apprezzamento del dollaro è stato innescato dal rapporto di Adp sulle buste paga dei settori non agricoli. Il documento ha registrato, nel mese di agosto, 177mila posti di lavoro. I trader attendevano un incremento dell’occupazione pari a 175mila nuovi occupati. Il dato sulle buste paga del settore privato è stato corretto al rialzo da 179000 a 194000 posti di lavoro.

L’apprezzamento del dollaro è stato limitato dalla contrazione dell’indice dei direttori degli acquisti di Chicago, sceso a 54,1. Tuttavia, le vendite di abitazioni pendenti sono aumentate dell’1,3%, più dell’atteso 0,7%, stabilizzando il mercato immobiliare.

La coppia EUR/USD è stata sotto pressione per l’intera durata della sessione, scendendo a quota 1,1125 prima di rimbalzare a quota 1,1131. I dati sulla bassa inflazione dell’Eurozona hanno pesato sui prezzi, contribuendo, inoltre, a rafforzare l’ipotesi della necessità di adottare misure di bilancio aggressive, qualora la politica monetaria non dovesse riuscire a far ripartire l’economia.

Dopo un ribasso iniziale, la coppia GBP/USD ha invertito la tendenza per raggiungere quota 1,3158. Il minimo della sessione è stato toccato a quota 1,3079. Gli speculatori cominciano a ritenere sempre più probabile che la Banca d’Inghilterra attuerà una riduzione dei tassi di interesse alla sua prossima riunione del 15 settembre.

Per gran parte della sessione, i contratti future sull’oro con scadenza a dicembre sono stati sotto pressione. Gli investitori hanno, infatti, reagito, all’apprezzamento del dollaro e all’ipotesi che la ripresa dell’economia degli Stati Uniti sia tale da poter consentire un innalzamento dei tassi già a settembre. Secondo l’indicatore CME dei Fed Fund, i trader ritengono sempre più probabile una prossima manovra restrittiva che, nella giornata di venerdì scorso, veniva data al 18%, mentre durante la sessione di oggi è salita al 25%.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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