Nella giornata di mercoledì, il greggio si è nuovamente mosso in ribasso a seguito della pubblicazione di un rapporto del governo degli Stati Uniti, che ha registrato un aumento delle scorte superiore alle aspettative. Nelle prime ore della sessione, il mercato petrolifero aveva subito la pressione dell’apprezzamento del dollaro e dei dati pubblicati dall’American Petroleum Intitute nella tarda giornata di martedì, che mostravano un elevato livello di scorte.
I dati dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) per la settimana conclusasi il 26 agosto hanno rilevato un incremento delle scorte pari a 2,3 milioni di barili, per un totale di 525,9 milioni di barili. Gli esperti attendevano un amento di poco superiore ai 900000 barili.
Secondo gli analisti, la responsabilità di questo aumento delle scorte di greggio superiore alle previsioni va attribuita alle raffinerie, che hanno prodotto meno benzina. L’Eia ha annunciato che, nella scorsa settimana, la produzione è diminuita a 9,51 milioni di barili al giorno. Durante la settimana precedente, la cifra ammontava a 9,66 milioni di barili al giorno.
Le massicce vendite di greggio sono state incoraggiate anche dalla notizia secondo cui le scorte di benzina sono diminuite i 691000 barili. Gli analisti attendevano una riduzione pari a 1,2 milioni di barili.
Un ulteriore fattore di ribasso è stato rappresentato dall’incremento delle scorte di distillati, aumentate di 1,5 milioni di barili, mentre si prevedeva una loro diminuzione di 157000 barili.
Nella giornata di mercoledì, il dollaro si è mosso in rialzo su gran parte delle altre valute a seguito della pubblicazione dei dati sull’occupazione di agosto, risultati lievemente migliori delle aspettative. Tuttavia, il rialzo del dollaro è stato frenato dai dati sul settore manifatturiero, meno positivi del previsto.